Home 10 anni di Mou, la Roma è da Champions: le parole di Piacentini, Corsi e Focolori

10 anni di Mou, la Roma è da Champions: le parole di Piacentini, Corsi e Focolori

Ultime notizie AS Roma – Oggi dedichiamo l’attenzione alle radio romane, alla ricerca di pensieri, notizie e curiosità legate al mondo giallorosso. La rubrica più copiata e incollata del web, On Air, è pronta a svelare i segreti delle frequenze radio più ascoltate dai tifosi della Roma. Buona lettura!

David Rossi (Rete Sport): “Ieri avrei chiesto a Pinto se Azmoun e Kristensen sapevano già durante la trattativa che non avrebbero giocato l’Europa League… Lukaku? Nessuno poteva pensare che Mourinho non avesse avuto un ruolo importante sul suo arrivo. Dall’altra parte, però, i Friedkin hanno avuto un ruolo determinante: sono loro che mettono i soldi. Prendere Kristensen non richiede probabilmente una riunione con i Friedkin, ma per Lukaku sì… La delusione mediatica di ieri per qualcuno è che Pinto non abbia insultato Mourinho. Abbiamo capito il giochino che qualcuno sta facendo, forse con la speranza di vendere qualche coppia in più…”

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Penso che Pinto rinnovi il contratto. Se partiamo dal presupposto che Pinto rappresenta questa proprietà e sta lavorando seguendo le loro direttive, creando una rosa più forte rispetto all’anno scorso, penso che dal punto di vista aziendale non ci siano motivi per non rinnovargli il contratto. Poi se ha un’altra offerta e vuole andarsene, è un altro discorso. Ma secondo me Pinto è più vicino al rinnovo rispetto a Mourinho. Spalletti? È un bravo allenatore, molto bravo. Ma io preferisco Mourinho per altri 10 anni…”

Fabio Petruzzi (Rete Sport): “Ho paura che molti giocatori, soprattutto in difesa, avessero in Matic un punto di riferimento. Matic era sempre lì, faceva da muro per la linea difensiva. Purtroppo quel giocatore era troppo importante… La Roma non ha terzini come ali? El Shaarawy potrebbe fare l’esterno. Bisogna lavorare su questo… Faccio un esempio: Bove senza palla, che è un giocatore dinamico e non si stanca, potrebbe fare l’esterno destro. Ma bisogna lavorarci… La Roma si affiderà interamente a Lukaku, lo ha fatto con Abraham, figuriamoci se non lo fa con Lukaku che pesa 100 chili e non viene mai spostato…”

Mario Corsi (Centro Suono Sport): “Tiago Pinto mi è sembrato onesto. Ha detto che la campagna acquisti è stata gestita da lui, tranne per Lukaku dove ha avuto bisogno del supporto di Mourinho. Ha detto di essere attratto da Sanches, ed è stata una sua scelta. Ha detto che la Roma è una squadra da Champions, e penso che sia vero. Con Lukaku siamo sicuramente più forti rispetto all’anno scorso…”

Paolo Cosenza (Centro Suono Sport): “La rosa di quest’anno è decisamente più forte di quella dell’anno scorso. È ovvio che siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma se acquisti certi giocatori senza considerarli atleticamente validi, la rosa è comunque migliore rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la Champions, Pinto quando ne parla non si appoggia solo a Mourinho, ma l’obiettivo della società è quello di arrivare tra le prime quattro. È chiaro che ci sono delle incognite. Se l’anno scorso avessimo avuto Wijnaldum, ad esempio, penso che saremmo riusciti a qualificarci per la Champions…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Ieri Pinto non ha fatto chiarezza sui rinnovi contrattuali, sia del suo e sia dell’allenatore, e secondo me questo non è un bel segnale da mandare alla squadra. C’è la concreta possibilità che l’anno prossimo si riparta senza entrambi… L’undici titolare secondo Mourinho, con tutti a disposizione? Penso a Llorente in difesa, Kristensen e Spinazzola, Cristante che non lo toglierebbe mai, Pellegrini e Sanches come intermedi, e la coppia Lukaku-Dybala…”

Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “I rinnovi si trattano internamente, quindi una risposta neutra da parte di Pinto ci sta. Non ricordo dirigenti che affrontino certe questioni in pubblico. Mi ha deluso invece il fatto che Pinto non abbia chiarito la questione Matic, sarebbe stato cortese ed interessante sentirne una spiegazione. Resta un mistero, ci faremo una ragione e andremo avanti…”

Stefano Carina (Radio Radio): “La conferenza di Pinto è stata come ci aspettavamo, una sorta di resoconto del mercato. Tutto normale. È stato molto attento a non ostacolare Mourinho, ma è riuscito a mandargli qualche frecciatina. Quando ha detto che il mercato rappresenta il 30%, mentre il 70% conta il campo, sta dando più responsabilità a Mourinho. Pinto è uscito bene da questa situazione. È stato onesto anche quando ha parlato di Lukaku, dicendo che Mourinho e i Friedkin sono stati determinanti nel suo arrivo. Mi ha sorpreso questa franchezza, ha detto che se invece fosse arrivato Marcos Leonardo, Lukaku non sarebbe stato acquistato. Cosa diremmo di questo mercato se non avessimo Lukaku…?”

Tony Damascelli (Radio Radio): “Pinto sembra un dipendente di Mourinho quando dice che vanno d’accordo, che non ci sono conflitti con l’allenatore… Ma Pinto è superiore a Mourinho. A meno che la realtà non sia diversa e lui debba solo eseguire gli ordini di Mourinho. È stato un discorso scontato in alcuni aspetti, ma non dà a Pinto la giusta dimensione che dovrebbe avere: lui è il responsabile dell’area sportiva, non l’allenatore… Dybala e Lukaku sarebbero importanti in qualsiasi squadra, perché sono loro, non perché fanno parte di un gioco. La Roma non gioca, dipende dagli episodi e se questi giocatori non sono in forma, questa mancanza di gioco diventa ancora più evidente. Mourinho è un valore aggiunto in tutto, tranne che nel gioco…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Trovo il discorso di Pinto molto positivo, segnala che stiamo lavorando come un gruppo. La partenza negativa è indubbia, ma ho visto la motivazione per raggiungere il massimo dei risultati. È così che funziona il mercato. L’unica cosa che contesto è la ricerca di giocatori che inizialmente non erano pronti, si sarebbe dovuto fare il contrario. Possiamo ipotizzare che la società stia pensando al futuro grazie all’arrivo di Marcos Leonardo…”

Furio Focolari (Radio Radio): “Quale altro direttore sportivo in Serie A avrebbe fatto una conferenza stampa solo per dimostrare che non ci sono attriti con l’allenatore? Nessun altro. Noi diamo tutto per scontato, ma non è così. Pinto fa emergere alcune cose importanti, la prima è che la società vuole la Champions, non ha interesse a vincere la Conference League… C’è sempre questa percezione che la società faccia una cosa e Mourinho ne faccia un’altra…”

Stefano Agresti (Radio Radio): “È strano che Pinto continui a dire che va d’accordo con Mourinho. È come se un marito sentisse il bisogno di assicurare continuamente alla moglie di non tradirla… alla fine la moglie avrà qualche

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