C’è qualcosa che rappresenta meglio gli anni ’90 delle super top model? Probabilmente no, ma poco altro. Apple TV+ ha deciso di raccontare la storia delle quattro dell’apocalisse: Naomi Campbell, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Turlington. Quattro bellezze incredibili, sì, ma soprattutto quattro icone (e stavolta il termine non è usato a caso) che hanno fatto la storia delle passerelle, dello stile e della fotografia.
La serie, intitolata “The Super Models”, è un mix di immagini d’archivio e nuove interviste individuali in cui le quattro raccontano i loro esordi, gli anni in cui tutto è cambiato e gli incontri incredibili che hanno fatto. Ma oltre alle luci, ai fotografi e alle copertine di Vogue, c’è spazio anche per le loro storie personali. Come, partendo dai contesti più diversi possibili («era sempre meglio che lavorare al campo di mais», dice Cindy a un certo punto), sono diventate le donne più richieste del pianeta.
Il tutto è intervallato da video di backstage che saranno la gioia degli appassionati di moda: dagli scatti di Peter Lindbergh a quelli di Steven Meisel, passando per le storie di coloro che facevano andare avanti il mondo delle modelle in quegli anni, come Beth Boldt e John Casablancas (sì, il padre di Julian).
Ecco dunque 5 motivi per guardare la serie, disponibile dal 20 settembre su Apple TV+:
1. L’effetto memory lane
Se hai superato i 30 anni, “The Super Models” sarà un grande viaggio nostalgico: moda, ma anche editoria, musica e cinema. Gli anni ’90 ti verranno sbattuti in faccia per quello che erano: un decennio in cui le industrie menzionate sopra producevano un’enorme quantità di denaro. C’era spazio per tutti, e ora non c’è (quasi) più spazio per nessuno. Come direbbero su Internet: ti senti vecchio? No, ti senti povero.
2. Perché è una storia di sorellanza
Le quattro, che hanno iniziato praticamente insieme, si fanno strada nel mondo delle celebrità proteggendosi a vicenda. Avendo iniziato da giovani, decidono di diventare un po’ una famiglia per sopravvivere al caos dell’industria. Spoiler: ce la faranno alla grande.
3. Perché è pieno di chicche
La serie approfondisce il passato delle supermodelle mostrando materiale d’archivio e inedito. Sapevi che Naomi è apparsa in un video di Bob Marley quando aveva 5 anni e in uno dei Culture Club quando ne aveva pochi di più? O che Cindy Crawford ha vinto una borsa di studio per studiare Ingegneria chimica alla Northwestern University dell’Illinois? O che Christy Turlington stava pulendo una stalla quando un fotografo l’ha individuata e l’ha messa in contatto con l’agenzia Ford Models? E così via…
4. Per George Michael
In uno degli episodi, le Fab 4 parlano anche del videoclip di George Michael che le vede protagoniste, “Freedom!”. Un video che, oltre ad essere entrato nella storia della musica, è stato fondamentale per catapultare le top model a un altro livello di popolarità, fuori dal loro mondo. Da Cindy che, con l’asciugamano in testa, si sentiva la più sfortunata a Linda Evangelista che sottolinea il concetto: «Improvvisamente eravamo conosciute anche al di fuori del mondo della moda. È stato incredibile».
5. Perché di celebrità così non ne fanno più
E qui non vogliamo cadere nel boomerismo, ma dare un parere piuttosto oggettivo. Quale celebrità degli ultimi tempi raggiunge un livello di coolness come le top model degli anni ’90? Pochissime. C’entrano i cellulari, che hanno reso famosi i nostri vicini di casa. Faranno delle serie su di loro, tra trent’anni? Abbiamo qualche dubbio.
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