Home Aumento del 10% del fatturato delle aziende del settore del tabacco grazie ai contratti di filiera

Aumento del 10% del fatturato delle aziende del settore del tabacco grazie ai contratti di filiera

Le aziende che aderiscono ai contratti di filiera sul tabacco, come quello tra Coldiretti e Philip Morris Italia, hanno registrato un aumento del fatturato del 10,9%, mentre quelle che sono rimaste fuori hanno subito una diminuzione del 14,5%. Questi sono i risultati emersi dal rapporto “Il valore degli accordi di filiera integrata in agricoltura” presentato a Roma dal Centro Studi Divulga. Lo studio ha analizzato i dati ufficiali delle aziende agricole nel periodo 2014-2016 e 2018-2020. Secondo lo studio, gli accordi di filiera hanno portato a risultati economici molto positivi anche in termini di ricavi per unità di lavoro, con un aumento del 10,7% per le aziende che aderiscono e una diminuzione del 9,1% per quelle che non aderiscono. Questi risultati evidenziano l’importanza degli accordi di filiera pluriennali per garantire alle imprese agricole italiane una programmazione strategica fondata su buone pratiche agricole e del lavoro, in un’ottica di sostenibilità e innovazione.

Il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha sottolineato che i contratti di filiera sono fondamentali per lo sviluppo delle produzioni italiane e per far crescere l’agricoltura Made in Italy, soprattutto in un contesto internazionale instabile e con l’impatto dei cambiamenti climatici sull’attività aziendale.

Tuttavia, è necessario prestare attenzione agli appuntamenti internazionali che determineranno il futuro del settore. Riccardo Fargione, Direttore del Centro Studi Divulga, ha evidenziato l’importanza di questi prossimi mesi, che saranno cruciali per il settore del tabacco. La Conferenza delle Parti di Panama e le direttive europee sul tabacco avranno un impatto significativo su questo settore.

Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, ha dichiarato che il governo italiano difende gli interessi nazionali portando le esigenze degli agricoltori, allevatori e pescatori all’Europa. Ha inoltre rivendicato il successo degli accordi di filiera nel settore del tabacco e ha sottolineato la necessità di estendere questi accordi ad altri settori agricoli.

Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, ha affermato che gli accordi di filiera sono il futuro del Paese e hanno portato vantaggi economici agli agricoltori che li hanno sottoscritti, creando maggiore competitività per il tabacco italiano.

L’Europarlamentare Daniela Rondinelli ha sottolineato l’importanza di legislazioni europee che sostengano la sostenibilità del Made in Italy e ha invitato i decisori politici a promuovere gli accordi di filiera.

Salvatore De Meo, Eurodeputato del Partito popolare europeo, ha evidenziato l’evoluzione della produzione del tabacco riscaldato come strumento per la diversificazione e la riduzione del fumo. Ha sottolineato la necessità di proteggere il Made in Italy e di promuovere aziende a gestione familiare che si impegnano per standard qualitativi e ambientali.

Il tabacco è un settore di grande importanza per l’agroindustria italiana, soprattutto in regioni come il Veneto, l’Umbria, la Campania e la Toscana. Secondo Luigi Scordamaglia, Ad di Filiera Italia, il modello di filiera è l’unico che dà prospettiva e competitività alla filiera agroalimentare italiana a livello globale. La filiera consolidata permette di difendere il vero Made in Italy e di raccontare la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e il legame con il territorio.

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