Home Aumento di casi e decessi da Covid in Italia nel bollettino odierno: le varianti più diffuse a settembre 2023, sintomi e nuove regole.

Aumento di casi e decessi da Covid in Italia nel bollettino odierno: le varianti più diffuse a settembre 2023, sintomi e nuove regole.

Il numero di contagi e decessi da Covid-19 in Italia sta aumentando, insieme al tasso di positività. Nell’ultima settimana, il tasso di positività è stato del 12,6%, 2,1 punti percentuali in più rispetto alla settimana precedente. Sono stati registrati 21.309 nuovi casi, rappresentando un aumento del 44% rispetto alla settimana precedente, e 94 decessi, con un aumento del 45% rispetto allo stesso periodo.

Secondo Fabrizio Maggi, direttore dell’Unità di Virologia e laboratori di Biosicurezza dell’Istituto Spallanzani di Roma, non sembrano esserci varianti preoccupanti del virus. Grazie alla copertura vaccinale e all’immunità ibrida, il virus sta diventando meno virulento nelle persone giovani e in buona salute. Tuttavia, Maggi sottolinea l’importanza di vaccinare gli anziani e le persone fragili.

L’incidenza dei casi diagnosticati è pari a 31 casi per 100.000 abitanti, con la Sardegna che presenta la maggiore incidenza (53 casi per 100.000 abitanti) e la Basilicata la minore (8 casi per 100.000 abitanti).

L’occupazione dei letti in area medica è del 3%, con un totale di 1.872 ricoverati, mentre l’occupazione delle terapie intensive è dello 0,6%, con 49 persone ricoverate. Le reinfezioni stanno aumentando, rappresentando il 39% dei casi, rispetto al 36% della settimana precedente.

Nel frattempo, sono state introdotte nuove disposizioni per i tamponi Covid negli accessi ai Pronto Soccorso e nelle Rsa. Secondo una circolare del ministero della Salute, per i pazienti senza sintomi compatibili con Covid-19 non è necessario effettuare il test all’accesso al Pronto Soccorso, mentre per quelli con sintomi sospetti è indicato il test diagnostico. Inoltre, coloro che hanno avuto contatti stretti con un caso confermato Covid-19 devono effettuare il test, così come i pazienti senza sintomi che devono essere ricoverati in strutture ad alto rischio come le Rsa.

Le varianti più diffuse in Italia sono l’Eris e la Pirola. La variante Eris presenta sintomi simili alle manifestazioni classiche del Covid, come il raffreddore, la tosse e la perdita del senso del gusto o dell’olfatto. La variante Pirola, invece, preoccupa per le sue mutazioni ma non si è ancora riscontrata una maggiore gravità o una minore efficacia del vaccino rispetto alle varianti attualmente circolanti.

Le altre varianti sotto monitoraggio, come Arturo, Kraken e Acrux, presentano una prevalenza stabile o in diminuzione in Italia. La variante Orthrus, discendente di Centaurus, rimane sotto osservazione internazionale, ma i valori di prevalenza sono contenuti.

In conclusione, l’Italia sta affrontando un aumento dei casi e dei decessi da Covid-19, con una maggiore incidenza dei contagi e un aumento delle occupazioni ospedaliere. È importante continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili, monitorare attentamente le varianti e adottare le misure precauzionali necessarie per contrastare la diffusione del virus.

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