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Capodanno a Ladispoli: Emis Killa e Guè Pequeno scatenano la rivolta in piazza

Il Capodanno di Ladispoli affidato a Emis Killa e Guè Pequeno: polemiche e rivolta

Il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, ha deciso di affidare l’organizzazione del Capodanno in piazza ai rapper Emis Killa e Guè Pequeno. Tuttavia, questa scelta ha scatenato una rivolta tra i cittadini, che accusano i due artisti di inneggiare al femminicidio nelle loro canzoni. In particolare, una strofa di “Tre messaggi in segreteria” di Emis Killa recita: “Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti”. Nonostante le critiche, il sindaco difende con forza la sua decisione, affermando che la serata sarà di festa senza messaggi sbagliati.

Il sindaco Grando ha dichiarato: “Non vogliamo trasmettere certi messaggi ai ragazzi. Vogliamo solo offrire una serata di festa per i nostri giovani. Inoltre, i due artisti si esibiranno anche in altri luoghi e locali, quindi questa polemica è rivolta solo a Ladispoli. Guè Pequeno, ad esempio, si esibirà a Cinecittà World. Questo significa forse che un parco per famiglie inneggia alla violenza contro le donne? Non ha senso”. Anche l’assessore al Turismo, Marco Porro, sostiene la scelta degli artisti, affermando che il concerto permetterà ai giovani di rimanere a Ladispoli e ai genitori di non preoccuparsi.

Tuttavia, c’è chi non è d’accordo con questa decisione. Marta Bonafoni, consigliera regionale e coordinatrice nazionale del Pd, ha criticato aspramente il Comune di Ladispoli, definendo la scelta di affidare lo spettacolo ai rapper “sbagliata e pericolosa”. Secondo Bonafoni, le canzoni di Emis Killa e Guè Pequeno sembrano incoraggiare comportamenti violenti contro le donne e questa scelta va contro la mobilitazione che ha chiesto alle istituzioni dopo le recenti proteste contro la violenza di genere. La consigliera regionale spera che la presidenza del Consiglio regionale respinga la richiesta di contributo avanzata dal Comune.

Emis Killa ha deciso di rompere il silenzio e rispondere alle critiche tramite Instagram. Ha spiegato che nel suo brano interpreta, inventa e racconta fatti spiacevoli che purtroppo accadono nella realtà. Ha sottolineato che non è Emiliano, ma un personaggio che interpreta nel pezzo. Inoltre, ha invitato le persone a cercare i colpevoli tra coloro che commettono veramente reati, anziché tra chi è dalla loro parte, anche se ha un modo diverso di affrontare le cose. Ha suggerito di parlare con le donne che fanno parte della sua vita per farsi un’idea di chi è veramente.