Home Costantino della Gherardesca: l’illusione ottica televisiva e riflessioni sul tempo

Costantino della Gherardesca: l’illusione ottica televisiva e riflessioni sul tempo

Costantino Della Gherardesca, noto conduttore televisivo, ha condiviso una curiosa percezione di sé durante una recente intervista rilasciata a ‘La Repubblica’. Sorprendentemente, il presentatore di 47 anni ha rivelato di apparire più magro sullo schermo di quanto non sia nella realtà, sfidando il comune adagio che la televisione aggiunga chili.

Tra forma fisica e tentazioni notturne

Nonostante il giornalista lo abbia definito in ottima forma, Della Gherardesca ha espresso un diverso punto di vista, ammettendo di aver recuperato qualche chilo dopo gli ultimi viaggi. Il conduttore ha scherzato sulla sua battaglia contro le tentazioni notturne, con il frigorifero sempre a portata di mano, svelando un lato umano e relatabile.

Una vita da “orso” tra passato e presente

Descrivendosi come un “orso” che preferisce la solitudine domestica, circondato da DVD e ricordi, Costantino ha espresso una profonda nostalgia per i tempi andati e una critica verso la società odierna, che tende a idolatrare la gioventù a scapito della saggezza degli anziani. Ha evidenziato come, a suo avviso, la memoria e il rispetto per il passato siano fondamentali per una società equilibrata e felice.

Pechino Express: l’importanza dell’ironia

Nel corso dell’intervista, Della Gherardesca ha anche parlato del successo di Pechino Express, attualmente trasmesso su Sky e disponibile in streaming su NOW. Secondo il conduttore, l’elemento distintivo della versione italiana del format risiede nell’approccio ironico, che ha saputo conquistare il pubblico distinguendosi dalle versioni più competitive trasmesse in altri paesi.

Il futuro tra pedagogia e divertimento

Guardando al futuro, Costantino ha espresso il desiderio di esplorare progetti che uniscano la storia al quotidiano, con un occhio di riguardo verso l’educazione e la scoperta. Sogna di realizzare documentari divertenti che possano catturare l’interesse del pubblico senza rinunciare alla leggerezza e al gioco, elementi che considera essenziali sia per la creatività che per il coinvolgimento dello spettatore.