Home Intrattenimento Costanza Caracciolo e Christian Vieri: Crescita come coppia grazie alle figlie

Costanza Caracciolo e Christian Vieri: Crescita come coppia grazie alle figlie

Quando Costanza Caracciolo paragona il suo rapporto con il marito Christian Vieri a quello di Sandra e Raimondo, possiamo crederle sulla parola. “Ci completiamo a vicenda e quando ci chiedono di lavorare insieme, ci impegniamo a essere quello che siamo nella realtà e che mostriamo su Instagram”, commenta Costanza al telefono, mentre è impegnata con Christian nella nuova campagna di Crocierissime, il primo sito italiano interamente dedicato al mondo delle crociere. Nella campagna, i due fantasticheranno sulle straordinarie esperienze che potrebbero vivere insieme a bordo. “Mi piace molto lavorare con lui”, continua Costanza Caracciolo, che tra il suo lavoro di influencer, quello di imprenditrice dell’azienda Coistel Beauty e di mamma delle piccole Isabel e Stella, non ha quasi mai il tempo di annoiarsi.

Ma cosa faceva la piccola Costanza Caracciolo quando era giovane? “Oltre alla scuola, facevo danza tre volte alla settimana: avevo una vita super attiva. Poi, a 18 anni, quando mi sono diplomata e ho lasciato la Sicilia per trasferirmi a Milano dopo aver vinto il provino per Striscia, non ho avuto davvero un minuto libero”.

E cosa voleva fare da grande? “Volevo diventare una ballerina, anche se a un certo punto volevo fare tutti i mestieri, come l’astronauta. Penso che la danza mi abbia aiutato a diventare una persona rigorosa e disciplinata”.

Costanza è nata e cresciuta in un paese di 30.000 abitanti. Le è mai sembrato troppo piccolo? “Ho sempre pensato di andarmene: quando l’ho fatto, non è stato una sorpresa. A 14 anni sapevo già che mi sarei trasferita in una grande città per sfruttare tutte le opportunità che mi avrebbe offerto”.

E come andava a scuola? “Studiavo di notte perché di pomeriggio mi dedicavo alla danza. Non ero una secchiona, ma non mi hanno mai rimandato in una materia”.

Dopo il diploma, cosa è successo? “Mi sono iscritta a Economia e Commercio, anche se non sapevo cosa avrei fatto. Il giorno del test sono andata alle finali di Veline e da lì la mia vita è cambiata. Quando ho ceduto lo scettro, mi sono iscritta a Scienze della Comunicazione, ma non l’ho mai completata perché dopo Striscia sono arrivate diverse proposte di lavoro che non potevo rifiutare”.

Qual è stato il suo primo approccio con Milano? “Fortunatamente non è stato traumatico perché avevo mio zio che abitava nello stesso palazzo. Inoltre, ho un grande spirito di adattamento per tutto”.

Si è adattata anche alla vita super esposta che ha avuto dopo Veline? “Il giorno dopo essere state elette, io e Federica (Nargi) siamo andate a fare un giro in centro e la gente ci ha fermato: lì mi sono resa conto che qualcosa era cambiato, ma posso dire che ho sempre vissuto abbastanza bene la notorietà”.

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