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Domenico De Masi: Addio al sociologo di spicco

Domenico De Masi durante il convegno “Not for profit, l'Europa verso un nuovo paradigma economico”, Senato, Roma 6 maggio 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI

È con grande tristezza che annunciamo la morte del sociologo Domenico De Masi all’età di 85 anni. Secondo il sito del Fatto Quotidiano, con cui collaborava, De Masi è deceduto a causa di una “improvvisa e micidiale malattia”.

Nato a Rotello, in Molise, il primo febbraio 1938, De Masi è stato docente emerito di Sociologia del lavoro presso l’università La Sapienza di Roma, dove ha anche ricoperto la carica di preside della facoltà di Scienze della comunicazione. Durante la sua lunga carriera si è dedicato alla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, concentrando la sua attenzione sulla società post industriale. È stato il fondatore della S3.Studium, una scuola triennale di specializzazione post laurea in scienze organizzative, nonché della Sit, Società Italiana Telelavoro.

De Masi era un volto noto in televisione e ha scritto numerosi libri, tra cui “Il lavoro nel XXI secolo”, “Ozio Creativo”, “Lavorare gratis, lavorare tutti. Perché il futuro è dei disoccupati” e “Mappamundi. Modelli di vita per una società senza orientamento”. Tra le sue ultime pubblicazioni figurano “La felicità negata”, “Lo Stato necessario” e “Smart working: La rivoluzione del lavoro intelligente”.

L’europarlamento del Movimento 5 Stelle ha espresso il proprio cordoglio per la morte di De Masi, definendolo un “fine intellettuale, precursore dei tempi con le sue teorie innovative e difensore dei diritti sociali e civili”. Hanno inoltre sottolineato il suo impegno a favore dei più deboli e dei giovani, una delle sue principali preoccupazioni. Le condoglianze vanno alla famiglia e alla comunità di Ravello, il comune che aveva apprezzato il suo impegno culturale e sociale nel corso degli anni.

La morte di Domenico De Masi rappresenta una grande perdita per il mondo accademico e per la sociologia del lavoro. La sua influenza e le sue teorie innovative continueranno a essere una fonte di ispirazione per le generazioni future. Ci auguriamo che il suo impegno a favore dei diritti sociali e civili continui ad essere portato avanti da coloro che condividono la sua visione.

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