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Fabrizio De André: l’anarchismo come atto d’amore umano

Fabrizio De André: l'anarchismo come atto d'amore umano - ilvaporetto.com

Fabrizio De André: Il Cantautore Schivo e Defilato

Fabrizio De André, celebre cantautore italiano, è stato sempre noto per la sua ritrosia e la sua tendenza a evitare i riflettori. Non amava apparire in televisione, né concedere molte interviste. Anche sul palco per i concerti si mostrava piuttosto restio. La sua riservatezza lo ha reso un personaggio enigmatico e affascinante, lontano dal clamore mediatico.

L’Intervista Inedita del ’91 Riemersa dopo 30 Anni

Dopo oltre trent’anni, su Oggi è riemersa un’intervista inedita di Fabrizio De André del settembre 1991. In questa intervista, il cantautore si mostra pignolo e severo, rispondendo con cura alle domande. La sua sensibilità e il suo rigore emergono chiaramente, dimostrando il massimo rispetto per l’interlocutore. Nonostante la sua ritrosia, De André ha trovato nel tempo il modo di sciogliersi e di concedere interviste, pur mantenendo sempre un approccio originale.

L’Anarchismo come “Atto d’Amore per l’Unica Razza Umana”

In un passaggio dell’intervista, Fabrizio De André parla dell’anarchismo come “atto d’amore”. Egli sottolinea la consapevolezza di appartenere alla stessa unica razza umana, esprimendo la necessità di avere identici diritti e doveri. Pur non essendo rigorosamente coerente da un punto di vista comportamentale, De André si mostra riservato e poco incline alla rappresentazione di sé stesso, attribuendo valore alla ritrosia e al pudore di se stessi in un periodo di sfrenato presenzialismo.

Inoltre, il cantautore esprime il suo giudizio su Cristiano e Dori De André, considerando Cristiano un artista maturo e un cantautore che crede nella canzone come mezzo espressivo, non solo di valori estetici ma anche sociali e morali. Riguardo a Dori, la considera un’ottima interprete, pur rispettando la sua decisione di smettere di cantare.

Infine, De André parla della gestione delle molte fonti che hanno influenzato la sua formazione artistica, rilevando l’importanza di Brassens come fonte di emulazione espressiva e come “maître à penser”, influenzando il suo modo di concepire la vita.

In questa intervista, emerge la complessità e la profondità di Fabrizio De André, svelando il suo rigore artistico e la sua sensibilità nei confronti della vita e della società.

Enzo Gentile