Home News Filippo Turetta in carcere a Verona nella sezione protetti: direttrice conferma tranquillità

Filippo Turetta in carcere a Verona nella sezione protetti: direttrice conferma tranquillità

L’autopsia sul corpo della giovane

L’indagine sul caso di Giulia Cecchettin sta procedendo con determinazione, puntando ora verso ulteriori passaggi cruciali. La ricerca di elementi d’indagine porta l’attenzione all’autopsia sul corpo della giovane, attualmente custodito presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Padova.

La notifica ai consulenti e l’esame dell’automobile

La notifica ai consulenti è stata fissata per il primo dicembre alle 9 del mattino, nella città euganea. In tale sede, la difesa di Filippo Turetta dovrà designare un proprio esperto, insieme alla Procura e ai rappresentanti della famiglia Cecchettin. Tuttavia, per l’esame sulla Punto nera, l’automobile utilizzata da Turetta durante la notte del delitto e i giorni successivi, non si è ancora stabilita una tempistica. La vettura sembra essere ancora custodita in un deposito giudiziario in Germania, a circa dieci chilometri da Halle, dove Turetta è stato detenuto fino a poco tempo fa.

Ulteriori ispezioni e interrogatorio di garanzia

Si attende un secondo esame di natura “tecnico-criminale” da parte delle autorità tedesche sull’automobile. Dall’ispezione preliminare effettuata dopo l’arresto di Turetta, erano stati rinvenuti una lama di dodici centimetri, un paio di guanti, un telefono cellulare all’interno di una borsa e 300 euro in contanti. È probabile che ulteriori ispezioni sulla vettura vengano condotte alla ricerca di ulteriori tracce e verrà eseguito un prelievo del sangue per analisi.

Si prevede che durante l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, fissato per martedì 28 novembre, la Procura possa avanzare richieste di aggiunta di aggravanti al capo di imputazione, tra cui la possibile accusa di premeditazione, fattore che potrebbe influenzare pesantemente la posizione processuale del giovane imputato.

La difesa di Turetta e la linea difensiva

Il legale di Turetta, l’avvocato Giovanni Caruso, ha dichiarato di non aver ancora avuto modo di discutere dettagliatamente con il suo assistito riguardo alle accuse mosse nei suoi confronti. Afferma di non aver avuto il tempo tecnico per avviare una difesa adeguata, considerando che l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata solo di recente. Caruso prevede di accedere al fascicolo processuale lunedì prossimo per predisporre le valutazioni necessarie per la difesa tecnica di Turetta.

Ha anche sottolineato che non si è ancora entrati nel merito della vicenda, in quanto c’è stata solo una conoscenza superficiale tra lui e il suo assistito, considerando la drammaticità e la gravità dell’evento. Caruso ha concluso sottolineando che è ancora troppo presto per anticipare la linea difensiva che verrà adottata.

Martedì prossimo si prospetta quindi un momento chiave con l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta, ma la strategia difensiva rimane al momento avvolta nel mistero, in attesa di un’analisi più approfondita del fascicolo processuale.