Home Genitori a Caivano imprigionati per mancata frequenza scolastica dei figli

Genitori a Caivano imprigionati per mancata frequenza scolastica dei figli

Il Ministro Nordio, durante una conferenza stampa che ha seguito il Consiglio dei ministri sul decreto legge Caivano, ha annunciato la previsione della reclusione per i genitori che non mandano i figli a scuola. Questa misura sarà adottata per contrastare l’abbandono scolastico e garantire un’adeguata formazione ai giovani.

Il Ministro ha sottolineato che non si è intervenuti sulla imputabilità del minore, poiché questo sarebbe stato controproducente e non è stato considerato necessario. L’obiettivo è quello di favorire l’utilità e il benessere del minore, concentrandosi sul coinvolgimento dei genitori nel processo educativo.

Nel decreto legge Caivano è previsto anche il trasferimento degli ultra 18enni dalle carceri minorili alle carceri ordinarie, ma solo in presenza di presupposti gravissimi. Questo avverrà se questi giovani adulti turbano l’ordine degli istituti, impediscono l’attività di altri detenuti, usano violenze e minacce e sfruttano lo stato di soggezione indotto in altri detenuti. È importante sottolineare che il trasferimento non sarà automatico, ma sarà soggetto all’autorizzazione del magistrato di sorveglianza.

Il decreto legge Caivano prevede anche la possibilità di revocare la potestà genitoriale in caso in cui un minore sia coinvolto in un’associazione a delinquere di stampo mafioso o in attività di traffico di stupefacenti. È importante notare che la segnalazione da parte di un pm al procuratore per i minorenni non richiede necessariamente che il minore sia l’autore effettivo del reato, ma può essere il punto di partenza per una valutazione sulla perdita della potestà genitoriale.

Una novità introdotta dal decreto legge Caivano è anche la possibilità di applicare la misura cautelare del carcere anche per i minori, nel caso in cui ci sia un pericolo di fuga. In tal modo, si allinea la responsabilità del minore a quella dell’adulto e si cerca di prevenire la possibilità che possano sfuggire alle autorità mentre sono sottoposti a indagini o processi.

Infine, il decreto legge Caivano non ha introdotto una stretta sui siti porno, ma ha puntato ad affrontare il problema del loro accesso da parte dei minori. Il Ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, ha sostenuto che il porno online può causare danni alla salute e ha evidenziato come l’età di primo accesso a questi siti sia sempre più precoce. Per questo motivo, si intende sollecitare e sostenere la responsabilità educativa delle famiglie promuovendo l’installazione di strumenti di parental control su tutti i dispositivi. Si auspica che in futuro il parental control sia offerto gratuitamente in tutti i dispositivi, con un’icona facilmente riconoscibile, e si sta dando tempo ai produttori per implementare questa funzionalità.

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