Home I 6 ‘guardiani’ del web secondo l’UE: scopri i protagonisti

I 6 ‘guardiani’ del web secondo l’UE: scopri i protagonisti

La Commissione Europea ha annunciato oggi una notizia di grande rilevanza per il mondo digitale: sono stati designati i primi sei ‘gatekeepers’, ovvero i guardiani del Web, in base al Digital Markets Act. Queste sei grandi compagnie, attive nella sfera digitale, hanno un’importanza e un peso significativi all’interno dell’Unione Europea, e proprio per questo avranno degli obblighi e delle responsabilità specifiche per quanto riguarda la fornitura di servizi nel continente europeo.

Ciò che colpisce è il fatto che nessuno dei sei ‘gatekeeper’ sia europeo: cinque di essi provengono dagli Stati Uniti, mentre uno è cinese. Le aziende selezionate sono Alphabet, la casa madre di Google, Amazon, Apple, Meta (la nuova denominazione di Facebook), Microsoft e ByteDance, l’azienda proprietaria di TikTok.

Questa scelta della Commissione Europea solleva diverse domande riguardo al ruolo e all’influenza delle grandi aziende tecnologiche americane e cinesi nell’ambito digitale europeo. La designazione di queste aziende come ‘gatekeepers’ è un riconoscimento della loro posizione dominante sul mercato, ma al contempo solleva interrogativi circa la sovranità digitale dell’Europa e il suo potere di regolamentazione.

Secondo il Digital Markets Act, queste sei aziende saranno soggette a una serie di regole e norme, volte a garantire un ambiente digitale equo e concorrenziale. Tra gli obblighi previsti ci sono la condivisione dei dati con concorrenti e l’accesso a determinate tecnologie, nonché l’obbligo di non discriminare gli utenti nell’erogazione dei servizi. Queste misure mirano a prevenire la concentrazione e l’abuso di potere da parte dei ‘gatekeepers’, al fine di promuovere una maggiore concorrenza e tutelare gli interessi dei consumatori.

Tuttavia, l’impatto di queste nuove regole e responsabilità sui ‘gatekeepers’ e sul panorama digitale europeo rimane da valutare. È possibile che si verifichino effetti indesiderati, come una minore innovazione da parte delle aziende interessate o una limitazione dell’accesso a servizi innovativi. Inoltre, questo provvedimento potrebbe avere ripercussioni sulle relazioni commerciali tra l’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Cina, considerando la provenienza delle aziende selezionate.

In conclusione, la designazione dei sei ‘gatekeepers’ rappresenta un importante passo nell’ambito della regolamentazione del mondo digitale. Tuttavia, è necessario monitorare attentamente l’impatto di queste nuove regole sul panorama digitale europeo e sull’economia globale, nonché valutare se ulteriori azioni saranno necessarie per garantire un ambiente digitale equo, competitivo e in grado di tutelare i diritti dei consumatori.

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