Home Intrattenimento Il miracolo di una nascita dopo un decennio riempie di gioia un piccolo paese in Toscana

Il miracolo di una nascita dopo un decennio riempie di gioia un piccolo paese in Toscana

Dieci anni dopo, il borgo di Vergemoli, nella provincia di Lucca, ha finalmente assistito alla nascita di un bambino, interrompendo così il periodo di assenza di nascite. Il piccolo Mattia ha portato gioia non solo ai suoi genitori, Vittorio Giannecchini e Celia Ballerini, ma a tutta la comunità.

Il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini, ha inviato i suoi auguri ai genitori del bambino, sottolineando che ogni nuovo nato porta nuova luce, pace e felicità in questi piccoli paesi montani.

Per celebrare l’arrivo del piccolo Mattia e dei suoi genitori, il Comune illuminerà di azzurro lo storico Ponte della Dogana a Fabbriche di Vallico, in quanto il Comune ha aderito al progetto “Buone Pratiche di Gentilezza” dal 2022.

Mattia è il primo bambino nato nel borgo di Fabbriche di Vergemoli dopo dieci anni. Questo borgo, che era il più piccolo comune della provincia di Lucca e uno dei più piccoli della Toscana, è di grande importanza per il territorio. È noto per il concorso di poesia estemporanea, Il Boccabugia, e per il suo cittadino onorario, l’attore e regista Paolo Ruffini.

I neo genitori hanno scelto di chiamare il loro bambino Mattia, un nome di origine ebraica che significa “Dono di Dio”. Questo evento è stato un dono non solo per Vittorio e Celia, ma per tutta la comunità di Vergemoli, che ha aspettato con ansia questa lieta notizia. Vittorio è impegnato da molto tempo nell’amministrazione comunale ed è stato eletto consigliere nelle ultime elezioni.

L’arrivo di Mattia è stato accolto con i migliori auguri da parte dell’amministrazione comunale di Fabbriche di Vergemoli, con un pensiero speciale dal sindaco, che si impegna da anni per dare nuova vita ai magnifici borghi del territorio.

Questa gioiosa notizia contrasta con il calo costante delle nascite in Italia. Secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istat, il calo delle nascite registrato nel 2022 rispetto al 2019 è dovuto principalmente alla diminuzione delle donne tra i 15 ei 49 anni di età e al calo della fecondità. Nel primo quadrimestre del 2023, il calo delle nascite è proseguito, con un calo del 10,7% rispetto al 2019. Questo invecchiamento demografico avrà un impatto negativo sul tasso di crescita del PIL pro capite.

Tuttavia, il rapporto evidenzia anche che investire nel benessere delle nuove generazioni può contribuire a compensare parzialmente l’insufficiente ricambio generazionale. Purtroppo, gli indicatori che riguardano il benessere dei giovani in Italia sono ai livelli più bassi in Europa. Questo problema deve affrontato insieme ad altre questioni importanti, come il supporto alle famiglie e le difficoltà economiche e lavorative che le donne incontrano spesso quando cercano di conciliare carriera e famiglia.

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