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Interrogatorio Filippo Turetta: tutte le informazioni sul processo davanti al gip

Nuovi sviluppi nel caso di Giulia Cecchettin: l’interrogatorio di Filippo Turetta

Il giovane Filippo Turetta, accusato di aver privato della vita la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, si trova attualmente detenuto nel carcere di Verona. Ieri è iniziato l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Benedetta Vitolo, alla presenza del pubblico ministero Andrea Petroni.

Durante l’interrogatorio, Turetta avrà la possibilità di fornire ulteriori spiegazioni riguardo a quanto accaduto, ma sarà sua facoltà decidere se rispondere alle domande o avvalersi del diritto di non farlo. Il suo avvocato, Giovanni Caruso, ha incontrato il giovane nel carcere di Montorio di Verona e ha discusso con lui per tre ore.

Il legale non ha rivelato le intenzioni del suo assistito, che verranno rese note solo al termine dell’interrogatorio. Tuttavia, ha assicurato che non verrà presentata alcuna richiesta per gli arresti domiciliari, considerando che difficilmente verrebbero concessi. Non è stata menzionata nemmeno l’eventualità di richiedere una perizia psichiatrica.

È probabile che la strategia difensiva di Turetta preveda la richiesta di una consulenza psicologica indipendente per valutare la sua condizione mentale. Nel frattempo, il giovane ha già avuto colloqui con un educatore e uno psicologo all’interno del carcere. Nel frattempo, gli investigatori del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma stanno analizzando i coltelli trovati nell’auto di Turetta e nel parcheggio di Vigonovo, così come stanno eseguendo accertamenti sul guanto e sulle macchie di sangue rinvenute nell’auto del giovane.

Le indagini riguardano anche un libro per bambini trovato vicino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Giulia, al fine di stabilire se Turetta abbia legato le mani della ragazza con del nastro adesivo. Nel caso in cui Turetta decidesse di non rispondere alle domande del giudice, il pubblico ministero potrebbe porre domande specifiche per informare il giovane sugli sviluppi dell’indagine. Alla luce delle scoperte fatte dal Reparto Investigazioni Scientifiche, c’è il rischio che a Turetta venga contestata la premeditazione del crimine.