Home Intrattenimento Jorit intervistato da Fanpage dopo la foto con Putin: dichiara “Voglio la Pace”

Jorit intervistato da Fanpage dopo la foto con Putin: dichiara “Voglio la Pace”

Un semplice selfie scattato dallo street artist napoletano Jorit con Vladimir Putin durante il Festival dei Giovani a Sochi, Russia, ha scatenato un’ondata di polemiche. L’immagine virale ha acceso dibattiti e controversie, coinvolgendo non solo la comunità artistica ma anche il panorama politico. Jorit ha cercato di spiegare il suo gesto, affermando di voler mostrare un’immagine umana di Putin, contrariamente alla narrazione prevalente.

 

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La reazione di Jorit alle critiche

In risposta alle numerose critiche, Jorit Ciro Cerullo ha condiviso una riflessione sul suo profilo Instagram, distanziandosi da qualsiasi elogio verso il presidente russo. La situazione si è ulteriormente complicata quando è stato riferito di un vandalismo contro un suo murale a Ischia, dedicato alla Palestina, che è stato deturpato con vernice e una bandiera ucraina. Questo atto ha sollevato questioni riguardo al rispetto per l’arte e il simbolismo politico ad essa collegato.

L’intervista esclusiva di Jorit

Intervistato da Fanpage.it, Jorit ha accettato di discutere l’accaduto, ma solo tramite messaggi scritti su WhatsApp. Ha raccontato del suo percorso artistico che lo ha portato dal più grande festival di street art a Mosca, dove ha omaggiato Gagarin, alla realizzazione di un murale di Assange, fino al suo viaggio a Mariupol e la successiva partecipazione al Festival della gioventù a Sochi.

l’arte di Jorit e il dialogo tra culture

La carriera di Jorit è segnata da un impegno costante nel creare opere che dialogano con temi sociali e politici, spesso provocatori o di grande impatto emotivo. Il suo lavoro riflette un desiderio di pace e di comprensione reciproca, una missione che trascende i confini e le polemiche, mirando a costruire ponti attraverso l’arte.

L’eco generata dal selfie di Jorit con Putin rimane un punto di discussione acceso, riflettendo le tensioni e le sfide di un mondo in cui l’arte si intreccia inesorabilmente con la politica. La situazione solleva interrogativi fondamentali sull’intenzione artistica, sull’interpretazione del pubblico e sul potere delle immagini nell’era digitale.