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La Nuova Zelanda abolisce la legge anti-fumo per proteggere le nuove generazioni

La Nuova Zelanda abbandona la legge anti-fumo: preoccupazioni per la salute pubblica

Il governo neozelandese ha deciso di revocare una legge innovativa che vietava completamente il fumo alle nuove generazioni, suscitando polemiche e preoccupazioni tra gli esperti di sanità pubblica. La legge, approvata solo un anno fa, aveva l’ambizioso obiettivo di rendere il fumo meno accessibile ed economico, con l’obiettivo finale di rendere il paese “smoke free” entro il 2025.

Il nuovo governo, formato da liberali e conservatori, ha deciso di abrogare la legge, sostenendo di voler utilizzare i proventi delle tasse sul tabacco per finanziare una riduzione delle imposte. Questa mossa ha suscitato una vivace reazione da parte degli esperti di sanità pubblica, che temono conseguenze gravi per la salute della popolazione.

La legge abolita prevedeva una drastica riduzione della quantità di nicotina nei prodotti del tabacco e il divieto di vendita al di fuori delle tabaccherie specializzate. Inoltre, il numero di negozi autorizzati a vendere sigarette sarebbe stato ridotto in modo significativo. Gli esperti ritenevano che queste misure avrebbero portato a un risparmio di 1,3 miliardi di dollari per il sistema sanitario e a una significativa riduzione dei tassi di mortalità, in particolare tra le donne e la popolazione maschile.

Il primo ministro Christopher Luxon ha giustificato la decisione, sostenendo che l’inversione di rotta eviterà la creazione di un mercato nero del tabacco e proteggerà i negozi dalla criminalità. Ha inoltre promesso di continuare gli sforzi per ridurre il tasso di fumo attraverso l’istruzione e altre politiche sul fumo.

Tuttavia, secondo la professoressa Lisa Te Morenga, presidente del gruppo Health Coalition Aotearoa, questa decisione potrebbe avere conseguenze gravi, con stime che indicano una possibile perdita di fino a 5.000 vite all’anno. Gli esperti sono particolarmente preoccupati per i Maori, la comunità con i tassi di fumo più elevati, temendo che la decisione possa aggravare le disuguaglianze in materia di salute.

La professoressa Te Morenga ha sottolineato l’importanza di politiche coraggiose sulla popolazione per invertire le tendenze dannose radicate nella società. La decisione del governo neozelandese solleva interrogativi su come bilanciare gli interessi fiscali con la salute pubblica e ha generato un acceso dibattito sulla necessità di misure più efficaci per ridurre il consumo di tabacco.