Lunedì si terrà l’autopsia dopo il conferimento dell’incarico per l’omicidio-suicidio avvenuto oggi.

Il procuratore capo di Marsala, Ferdinando Asaro, ha affermato che l’incarico per l’autopsia sul corpo di Marisa Leo, uccisa dall’ex convivente Angelo Reina nel Trapanese, deve essere conferito. Tuttavia, la Procura non può fornire informazioni sui primi esiti o su altro, poiché si tratta di atti di indagine.

La salma di Marisa Leo è stata trasferita ieri sera dal cimitero di Marsala all’obitorio della medicina legale di Palermo, dove verrà eseguita l’autopsia. Il procuratore Asaro è previsto che conferisca l’incarico medico legale nel corso della giornata e l’autopsia, secondo l’ipotesi attualmente accreditata, dovrebbe essere eseguita lunedì.

L’uccisione di Marisa Leo da parte del suo ex convivente ha suscitato grande indignazione e sconcerto. La donna è stata trovata senza vita nella sua abitazione a Marsala, nel Trapanese, lo scorso giovedì. Angelo Reina, l’ex convivente di Marisa Leo, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.

Le indagini sull’omicidio sono ancora in corso e la Procura sta lavorando per fare luce sulla dinamica e le circostanze che hanno portato alla tragica morte di Marisa Leo. L’autopsia sarà fondamentale per determinare la causa del decesso e raccogliere ulteriori prove utili all’indagine.

Nel frattempo, la comunità di Marsala è in lutto per la perdita di Marisa Leo, una donna molto amata e rispettata. Sono stati organizzati momenti di preghiera e di ricordo per onorare la sua memoria e sostenere la sua famiglia in questo momento di profondo dolore.

L’omicidio di Marisa Leo pone ancora una volta l’attenzione sul tema della violenza domestica, un fenomeno purtroppo troppo diffuso nella nostra società. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza di genere.

La speranza è che dalla tragedia di Marisa Leo nasca una riflessione e un impegno concreto per prevenire futuri episodi di violenza domestica e garantire la sicurezza delle persone vittime di abusi. È responsabilità di tutti noi contribuire a creare un ambiente in cui ognuno possa sentirsi al sicuro e protetto.

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