Meloni: “Nessuno desidera imprigionare i minori di 12 anni”

“Nessuno vuole sbattere in galera bambini di 12 anni”. Con queste parole, la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha evidenziato l’intento delle norme contenute nel decreto Caivano durante una conferenza stampa. Uno dei punti principali è la previsione dell’arresto in flagranza per alcuni reati commessi da giovani dai 14 ai 18 anni. Meloni ha spiegato che attualmente non è possibile arrestare un ragazzo di 15 anni che gira armato con una pistola carica, e considera questa situazione inaccettabile.

La presidente del consiglio ha specificato che queste norme non sono soltanto repressive, ma anche di prevenzione, poiché l’uso di minori in attività criminali è aumentato considerevolmente negli ultimi anni, e l’utilizzo di questi giovani da parte delle organizzazioni criminali non è stato adeguatamente punito. Secondo Meloni, è necessario affrontare con determinazione questo problema per garantire la sicurezza e il benessere dei giovani.

Meloni ha inoltre sottolineato l’importanza dell’approccio organico nella gestione di queste tematiche. Ha dichiarato che il governo ha deciso di seguire una strada molto precisa per affrontare il problema, senza trascurare nessun aspetto.

Un altro punto importante dell’incontro riguardava la riapertura del Centro sportivo di Delphinia Caivano entro la primavera del 2024. La presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno preso di garantire un luogo di aggregazione e svago per i giovani.

Riguardo alle misure contenute nel decreto Caivano, Meloni ha citato il ministro Roccella, il quale ha evidenziato che l’età media di accesso ai siti pornografici è tra i 6 e i 7 anni. Questo dato ha suscitato preoccupazione nella premier, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza delle norme presenti nel decreto. Meloni ha affermato che in passato lo Stato ha evitato di affrontare certe questioni, ma adesso il governo sta dimostrando il suo impegno nel risolvere anche i problemi più complessi.

La presidente del Consiglio ha concluso sottolineando che in alcune parti del Paese lo Stato ha lasciato spazio al degrado e all’abbandono, mentre il governo propone un modello per il futuro. La priorità è offrire un’alternativa a questi territori, garantendo un ambiente sicuro e stabile per tutti i cittadini.

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