Home Processo Piazza Loggia annullato, si torna all’udienza preliminare

Processo Piazza Loggia annullato, si torna all’udienza preliminare

Un momento della commemorazione della strage di piazza della Loggia in cui il 28 maggio 1974 morirono otto persone e ne rimasero ferite altre 102, Brescia, 28 maggio 2020. ANSA/FILIPPO VENEZIA

Il processo per la strage di piazza della Loggia di Brescia subisce una nuova battuta d’arresto prima ancora di iniziare. Marco Toffaloni, il principale imputato ancora vivo, potrebbe evitare di comparire in tribunale grazie a una questione formale sollevata dai suoi avvocati.

L’udienza preliminare, che doveva stabilire il prosieguo del processo, è stata temporaneamente sospesa a causa di un’eccezione presentata dal difensore dell’imputato. Secondo la sua difesa, non esisterebbe una firma autentica sull’elezione di domicilio, il che metterebbe in dubbio la certezza che Toffaloni fosse a conoscenza della convocazione. Di conseguenza, il Tribunale dei Minori ha deciso di tornare all’udienza preliminare per verificare la validità di questa eccezione.

Questo nuovo sviluppo ha suscitato reazioni contrastanti tra le parti coinvolte nel processo. Da una parte, gli avvocati di Toffaloni sostengono che il loro cliente abbia diritto a un processo equo e che ogni eccezione formale debba essere attentamente considerata. Dall’altra parte, le vittime della strage e i loro familiari sono delusi e preoccupati per questo ulteriore ritardo. Manlio Milani, presidente dell’associazione delle vittime di piazza Loggia, ha dichiarato che ciò che conta è l’accertamento della verità e che questa, una volta raggiunta, debba essere inattaccabile da tutti i punti di vista.

La strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974, fu uno dei momenti più drammatici della storia italiana. Una bomba esplose durante una manifestazione sindacale, uccidendo 8 persone e ferendone oltre 100. L’attentato fu attribuito all’estrema destra e l’inchiesta giudiziaria che ne seguì portò all’arresto di diversi individui, tra cui Marco Toffaloni, all’epoca minorenne.

La vicenda ha suscitato grande interesse pubblico e molte controversie nel corso degli anni. L’approfondimento delle indagini e dei processi è stato rallentato da diverse circostanze, tra cui la fuga di alcuni imputati e i lunghi tempi di attesa per l’ottenimento delle prove.

Ora, con il processo a Toffaloni che subisce una nuova sospensione, si alza il timore che la verità rimanga ancora una volta sepolta. Le vittime e i loro familiari chiedono giustizia e l’individuazione dei responsabili di questo terribile crimine. Sperano che le autorità italiane siano in grado di superare gli ostacoli legali e portare finalmente a termine un processo equo e completo che getti luce sulla strage di piazza della Loggia.

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