Home Disconnessione Economica: Perché la Benzina Costa di Più Nonostante il Calo del Petrolio

Disconnessione Economica: Perché la Benzina Costa di Più Nonostante il Calo del Petrolio

Gli ultimi giorni hanno visto un calo dei prezzi del petrolio greggio, con il barile che è sceso sotto i 90 dollari. Tuttavia, nonostante questa tendenza al ribasso, i prezzi dei prodotti raffinati, come la benzina, stanno tornando a salire con forza. Questo si traduce in un aumento dei prezzi della benzina alla pompa.

Secondo i dati rilevati dall’Osservatorio prezzi del Mimit, la media nazionale dei prezzi della benzina self service si attesta a 1,97 euro/litro, lo stesso livello registrato il 21 luglio 2022. Anche il prezzo del gasolio ha superato 1,87 euro/litro, tornando al livello di inizio anno e a meno di cinque centesimi dal picco del 2023 raggiunto il 30 gennaio a 1,92 euro/litro.

Le compagnie petrolifere stanno adeguando i loro prezzi in base a questa tendenza. Questa mattina, Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio, seguita da IP con la stessa mossa. Q8, invece, ha deciso di aumentare di un centesimo solo il prezzo del gasolio.

Analizzando le medie dei prezzi dell’Osservatorio prezzi del Mimit, si può notare che la benzina self service si paga in media 1,967 euro/litro (con 4 millesimi di differenza tra compagnie e pompe bianche). Per quanto riguarda il gasolio, il prezzo medio è di 1,874 euro/litro (con 6 centesimi di differenza tra compagnie e pompe bianche). Per la benzina servita, il prezzo medio è di 2,101 euro/litro, mentre per il diesel servito è di 2,009 euro/litro.

Per quanto riguarda il Gpl, il prezzo medio è di 0,706 euro/litro, mentre per il metano si paga in media 1,395 euro/kg. Infine, il prezzo medio del Gnl è di 1,261 euro/kg.

Per quanto riguarda le autostrade, i prezzi sono leggermente più alti. La benzina self service si paga in media 2,031 euro/litro, mentre per il gasolio self service il prezzo medio è di 1,955 euro/litro. Per il Gpl, il prezzo è di 0,846 euro/litro, per il metano di 1,527 euro/kg e per il Gnl di 1,295 euro/kg.

Questi dati evidenziano un’inversione di tendenza nei prezzi dei carburanti, con una ripresa del trend al rialzo. Nonostante il calo del prezzo del petrolio greggio, gli automobilisti dovranno fare i conti con un aumento dei costi alla pompa. Ciò potrebbe avere delle ripercussioni sul bilancio familiare e sulla spesa legata agli spostamenti quotidiani o ai viaggi.

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