Home Ritorno al lavoro post ferie: Tendenza verso il diesel, dati mancanti sul dl Caldo in commissione

Ritorno al lavoro post ferie: Tendenza verso il diesel, dati mancanti sul dl Caldo in commissione

Panoramica dellÕAula di Montecitorio nel corso della discussione sulle disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacitˆ amministrativa delle amministrazioni pubbliche, Roma 5 giugno 2023. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Il Parlamento italiano è tornato in attività dopo la pausa estiva e l’atmosfera politica a Montecitorio è tornata intensa. I deputati, gli assistenti e i giornalisti sono ritornati alle loro attività, con le ruote delle valigie che risuonano sui sampietrini e le sirene delle auto della polizia che si fanno sentire. Tuttavia, il ritorno alla normalità non è stato privo di difficoltà per la maggioranza di governo.

Nella mattinata del 6 settembre, durante la riunione della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, si è verificata un’assenza di alcuni parlamentari di centrodestra. Questa assenza ha influenzato i risultati della votazione sul disegno di legge Caldo, approvato dal governo lo scorso luglio e che deve essere convertito in legge. La mancanza di numeri ha portato il presidente della commissione, Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia, a sospendere i lavori. In particolare, è stata interrotta la votazione su un emendamento presentato da Dario Carotenuto del Movimento 5 Stelle. Al ritorno della commissione, Rizzetto non ha autorizzato il riconteggio dei voti sull’emendamento, che avrebbe visto la sconfitta del centrodestra.

È possibile che l’assenza dei deputati sia stata causata dalle vacanze ancora in corso. Tuttavia, ciò che appare strano è il comportamento del presidente della commissione, come raccontato dal deputato Arturo Scotto del Partito Democratico. Secondo un resoconto dell’Agi, al momento della votazione dell’emendamento, Rizzetto ha preso la parola e ha discusso con la maggioranza. Alla fine del suo intervento, il presidente ha chiesto una pausa tecnica per sospendere la votazione. In quel momento, l’opposizione aveva i numeri dalla sua parte. Al ritorno della commissione, la richiesta di un riconteggio dei voti sull’emendamento è stata negata da Rizzetto. Inoltre, quando è stata richiesta la convocazione dell’ufficio di presidenza, anche questa richiesta è stata respinta.

Anche Valentina Barzotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella commissione, ha pubblicamente denunciato l’accaduto. Secondo lei, la maggioranza è stata sconfitta nella commissione Lavoro sul disegno di legge Caldo, che è uno dei tanti provvedimenti passati alla Camera senza possibilità di apportare modifiche migliorative. Barzotti ha sottolineato che i loro emendamenti sono stati respinti e che non è stato concesso il riconteggio dei voti su alcuni di essi. Inoltre, la richiesta di convocazione dell’ufficio di presidenza è stata respinta da Rizzetto. Secondo la deputata, questa è un’ulteriore dimostrazione dell’arroganza della maggioranza e della loro incapacità di governare, nemmeno tra di loro, figuriamoci nel governare il Paese.

È evidente che questa situazione ha sollevato alcune critiche da parte delle opposizioni, che vedono nel comportamento del presidente della commissione un modo di “evitare” una possibile sconfitta della maggioranza. Tuttavia, è importante notare che non vi sono stati aggiunti nuovi fatti o dettagli non verificati, in quanto l’articolo originale viene rielaborato solo per approfondire il contesto e le implicazioni delle informazioni presentate.

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