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Ritrovato il cellulare di Giulia Cecchettin: mancato incontro di Turetta con i genitori

Ritrovato il cellulare di Giulia Cecchettin: mancato incontro di Turetta con i genitori - avvisatore.it

Nuove informazioni emergono nel caso di Giulia Cecchettin: il cellulare ritrovato nella macchina di Turetta

Il caso di Giulia Cecchettin continua a suscitare sconcerto e attenzione, con sviluppi che rivelano dettagli sempre più sconvolgenti. Dopo l’interrogatorio di Filippo Turetta, l’ex fidanzato della giovane, durante il quale ha ammesso di fatto di aver tolto la vita alla ragazza, nuove informazioni emergono, aggiungendo ulteriore sconcerto a questa vicenda.

Una scoperta rilevante è il ritrovamento del cellulare di Giulia Cecchettin nella Fiat Punto utilizzata da Turetta per la fuga in Germania. Questa rivelazione, annunciata durante la trasmissione Mediaset Pomeriggio 5 condotta da Myrta Merlino, getta nuova luce sulla dinamica dell’accaduto e sulla fuga dell’indagato.

La polizia scientifica italiana indaga sulla macchina di Turetta

L’auto di Turetta, attualmente nelle mani della polizia tedesca, è soggetta a rilievi della polizia scientifica italiana. I Ris dei carabinieri dovranno stabilire il modus operandi con cui Turetta avrebbe commesso il reato contro Giulia Cecchettin. Tracce ematiche e altro materiale di interesse investigativo sono stati dichiarati presenti nell’auto. Questi elementi potrebbero influenzare ulteriormente l’accusa già formulata nei confronti di Turetta, aggiungendo eventuali aggravanti specifiche.

La famiglia di Turetta rinuncia all’incontro in carcere

Nel frattempo, la famiglia di Filippo Turetta ha rinunciato all’incontro in carcere con il giovane. Inizialmente autorizzato dalla Procura, l’incontro è stato rimandato a causa delle implicazioni emotive che hanno spinto i genitori a prendersi del tempo. La decisione è stata motivata dalla necessità di ricorrere a un sostegno psicologico, sia per il giovane che per i genitori, indicando il peso psicologico di fronte a una situazione così sconvolgente.

L’interrogatorio di Turetta, durato meno di mezz’ora, ha visto il giovane ammettere di aver tolto la vita a Giulia e di volersi assumere le proprie responsabilità. Questa ammissione di colpe potrebbe influenzare le decisioni future del processo, ma l’assenza di richieste di riesame o perizie psichiatriche da parte della difesa indica una fase processuale che potrebbe prendere una direzione più rapida rispetto a quanto comunemente visto in casi simili.

Nel contesto di questa vicenda, la famiglia di Giulia Cecchettin ha chiesto che a Turetta sia contestato anche il reato di stalking, alla luce di alcuni messaggi vocali resi noti. L’avvocato Nicodemo Gentile, rappresentante della famiglia di Giulia, ha sottolineato il comportamento ossessivo di Turetta, definendolo un “molestatore assillante“.

Il prossimo passo cruciale sarà l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, programmata per il 1 dicembre, seguita dai funerali. La Basilica di Santa Giustina a Padova sembra essere la probabile location per l’ultimo saluto alla giovane vittima.