Home Ryanair contro l’Enac: la polemica sui prezzi dei voli

Ryanair contro l’Enac: la polemica sui prezzi dei voli

Ryanair ha sollevato una forte critica nei confronti dell’Enac e ha chiesto le dimissioni del suo presidente, Pierluigi Di Palma. La compagnia aerea irlandese sostiene che l’Enac abbia presentato un rapporto falso al governo italiano riguardo ai prezzi dei biglietti aerei, inducendo così l’esecutivo in errore. Ryanair ha evidenziato diversi errori nel rapporto dell’Enac, tra cui affermazioni false riguardanti biglietti aerei inesistenti al prezzo di 1.000 euro, algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet, e affermazioni false riguardanti regimi di oligopolio nel mercato italiano.

La compagnia aerea ritiene inaccettabile che il presidente dell’Enac non abbia spiegato con precisione al ministro Urso il diritto comunitario che garantisce a tutte le compagnie aeree la libertà di prezzo, non solo in Italia ma in tutta Europa. Ryanair sostiene che il decreto illegale del ministro Urso aumenterà le tariffe aeree sulle rotte verso la Sicilia e la Sardegna e ridurrà la capacità.

Ryanair osserva che i commenti di Di Palma di ieri, in cui afferma erroneamente l’esistenza di un “oligopolio” in Italia, dimostrano la sua scarsa conoscenza della gestione delle compagnie aeree. La compagnia aerea ha sottolineato che la concorrenza nel settore aereo italiano è effettivamente molto forte e che l’accusa di oligopolio è infondata.

In conclusione, Ryanair chiede le dimissioni del presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, e sottolinea l’importanza di rispettare il diritto comunitario che garantisce la libertà di prezzo per tutte le compagnie aeree. La compagnia aerea ritiene che il decreto del ministro Urso porterà ad un aumento delle tariffe aeree e ad una riduzione della capacità, danneggiando così il settore aereo italiano.

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