Nuovi sviluppi nelle indagini sul caso di Kata, una bambina di 5 anni scomparsa il 10 giugno scorso dall’ex hotel Astor di Firenze. La Procura di Firenze ha identificato cinque sospettati nel caso del rapimento a scopo di estorsione della piccola Mia Kataleya Chiclo Alvarez.
La Procura ha ordinato che vengano effettuati test tecnici sui cinque sospettati, tutti ex occupanti abusivi dell’hotel, al fine di determinare la presenza di materiale biologico o genetico e di estrarre eventuali profili di DNA. I test verranno eseguiti su borsoni, trolley e rubinetti delle stanze dell’hotel Astor, al fine di confrontare i risultati con il DNA della bambina scomparsa nel nulla.
I test saranno condotti con l’aiuto di un consulente tecnico nominato dalla Direzione distrettuale antimafia, guidata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli. I tre sospettati sono stati ripresi dalle telecamere mentre lasciavano l’hotel Astor il 10 giugno, uno con un borsone e gli altri due con due trolley che, per dimensioni, avrebbero potuto nascondere la bambina. Gli stessi oggetti sono stati utilizzati anche il 17 giugno durante lo sgombero dell’edificio.
Gli altri due sospettati occupano tre stanze separate, e nei rubinetti dei bagni sono state trovate tracce di una sostanza sospetta il 11 giugno, durante una perquisizione effettuata il giorno successivo al rapimento di Kata. Nei prossimi giorni, i carabinieri effettueranno scavi più approfonditi nell’ex albergo alla ricerca di possibili tracce della bambina.
Questi nuovi accertamenti rappresentano una svolta nelle indagini sul caso di Kata, offrendo nuove possibilità di trovare indizi che possano condurre alla sua scomparsa. La Procura di Firenze sta facendo tutto il possibile per risolvere questo mistero e riportare la bambina sana e salva alla sua famiglia.
La scomparsa di una bambina è un evento tragico che colpisce profondamente tutti noi. È importante che la comunità si unisca per fornire qualsiasi informazione utile alle autorità, al fine di aiutare nella ricerca di Kata. La sua famiglia è disperata e ha bisogno del nostro sostegno in questo momento difficile.
Continueremo a seguire da vicino gli sviluppi di questa storia e a fornire aggiornamenti man mano che nuove informazioni diventeranno disponibili. Nel frattempo, preghiamo per la sicurezza e il ritorno di Kata, sperando che presto possa essere riunita con la sua famiglia.
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