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Scontri al corteo in Cile per ricordare le vittime del regime di Pinochet

epa10853470 Protesters clash with Carabineros amid marches to commemorate the victims during the 50th anniversary of the coup d'état against the democratic Government of Salvador Allende, near the General Cemetery in Santiago, Chile, 10 September 2023. EPA/Esteban Garay

Santiago del Cile è stato teatro di violenti scontri e incendi dolosi durante una marcia organizzata per ricordare le vittime della dittatura militare di Augusto Pinochet, che ha governato il paese per diversi anni. Questa marcia commemorativa segna il cinquantesimo anniversario del colpo di Stato che ha portato Pinochet al potere.

Gli scontri tra civili e polizia si sono verificati sia fuori dal palazzo presidenziale, La Moneda, dove l’ex presidente Salvador Allende è stato rovesciato il 11 settembre del 1973, sia nel cimitero che ospita un memoriale dedicato alle vittime del brutale regime di Pinochet.

Durante i disordini, l’esterno del palazzo è stato vandalizzato e alcune finestre sono state rotte. La polizia ha risposto agli scontri utilizzando gas lacrimogeni e idranti. Secondo un rapporto governativo, almeno sei agenti sono rimasti feriti e undici persone sono state arrestate.

Il presidente Gabriel Boric, che ha partecipato brevemente al corteo a cui hanno preso parte circa 5.000 persone, ha condannato gli atti illegali compiuti dai manifestanti. Dopo che alcuni di loro hanno infranto le barriere di sicurezza e danneggiato la facciata del palazzo di La Moneda, Boric ha dichiarato: “Come Presidente della Repubblica, condanno categoricamente questi eventi, senza alcuna scusa”. Ha inoltre aggiunto che attaccare ciò che Allende e tanti altri democratici hanno combattuto è una condotta ignobile.

A cinquant’anni dal colpo di Stato, il Cile continua ad essere diviso tra coloro che difendono il regime di Pinochet e coloro che lo respingono. Boric è diventato il primo presidente a partecipare a questa commemorazione, che si tiene annualmente dal 1990, l’anno in cui la dittatura è finita.

La situazione attuale del Cile richiama l’attenzione sulle ferite ancora aperte del passato e sull’importanza di mantenere viva la memoria storica. Nonostante i progressi compiuti dal paese dopo la fine della dittatura, c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere una vera riconciliazione nazionale.

Gli scontri di Santiago del Cile sono solo l’ultima manifestazione di tensione tra le fazioni che sostengono o condannano il regime di Pinochet. È necessario che il governo e la società in generale si adoperino per promuovere il dialogo e il rispetto reciproco, lavorando insieme per costruire una società più giusta e pacifica.

È fondamentale che i cittadini ricordino la storia del loro paese e le sofferenze subite dalle vittime della dittatura, affinché tali tragedie non si ripetano mai più. Solo così il Cile potrà guardare al futuro con fiducia, imparando dagli errori del passato e costruendo un’identità nazionale basata sul rispetto dei diritti umani e della democrazia.

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