Home Scossa sismica nei Campi Flegrei: nessun danno ma costante attenzione richiesta

Scossa sismica nei Campi Flegrei: nessun danno ma costante attenzione richiesta

La sera del 7 settembre, una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 ha colpito i Campi Flegrei, provocando un po’ di preoccupazione ma fortunatamente senza causare danni. Questo è il terremoto più forte registrato in quella zona negli ultimi dieci anni. Giovanni Macedonio, vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha spiegato che gli esperti stanno monitorando attentamente la situazione, anche se al momento non ci sono cambiamenti significativi rispetto alle tendenze degli ultimi dieci anni.

Dal 2012, l’area dei Campi Flegrei sta subendo un sollevamento del suolo, che di solito viene accompagnato da terremoti di magnitudo inferiore a 3. La scossa del 7 settembre, tuttavia, ha superato questa soglia ed è stata avvertita soprattutto nei quartieri di Napoli vicino a Pozzuoli, come Posillipo, Fuorigrotta e Vomero. Nonostante l’allarme, la Protezione Civile ha confermato che non ci sono stati danni.

È importante sottolineare che l’area dei Campi Flegrei è costantemente monitorata e si trova in allerta gialla. Ciò significa che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Osservatorio Vesuviano stanno monitorando attentamente l’area scientificamente giorno e notte.

Macedonio ha anche ricordato che tra il 1983 e il 1984 c’è stata una grave crisi nell’area dei Campi Flegrei, quando il suolo si sollevò improvvisamente accompagnato da circa 16.000 terremoti di magnitudo inferiore a 3 in due anni. Successivamente, il suolo iniziò a abbassarsi silenziosamente senza terremoti fino al 2012, quando riprese a sollevarsi ma a un ritmo più lento rispetto al periodo tra il 1983 e il 1984. Questo sollevamento è stato accompagnato da terremoti sia a Pozzuoli che in mare.

Ora, negli ultimi mesi, l’area sta subendo un sollevamento di circa 1,5 centimetri al mese e la frequenza dei terremoti sta aumentando. Gli esperti effettueranno ulteriori osservazioni nei prossimi giorni e mesi per capire se questo sciame sismico è associato a movimenti di fluidi. Verrà monitorato anche il sollevamento del suolo con l’uso di GPS e satelliti, e saranno analizzati i dati geochimici relativi al flusso, alla temperatura e alla composizione dei gas. L’obiettivo è osservare l’evoluzione della situazione per capire se il processo di sollevamento sta accelerando.

In sintesi, gli esperti stanno monitorando attentamente la situazione nell’area dei Campi Flegrei dopo il terremoto del 7 settembre. Non ci sono danni da segnalare, ma è importante rimanere vigili in quanto l’area è in allerta gialla. Gli esperti continueranno a osservare da vicino l’attività sismica e il sollevamento del suolo per comprendere meglio la situazione e valutare eventuali accelerazioni.

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