Home Speleologo americano salvato in Turchia dopo essere rimasto bloccato in una grotta

Speleologo americano salvato in Turchia dopo essere rimasto bloccato in una grotta

Il recupero di Mark Dickey, lo speleologo statunitense rimasto bloccato nella grotta Morca in Turchia, è stato un successo. Dopo essere rimasto bloccato a circa 1.000 metri di profondità, Dickey è stato finalmente tratto in salvo ieri sera.

Le operazioni di soccorso sono state complesse e lunghe a causa della morfologia della grotta e delle condizioni fisiche dell’infortunato. È stato necessario stabilizzare le sue condizioni prima di poterlo spostare verso la superficie. Durante il trasporto, sono state effettuate soste per valutare i suoi parametri sanitari e somministrare le terapie necessarie. Dickey faceva parte di un team internazionale di speleologi che stavano esplorando la grotta. L’allarme è stato dato dai suoi compagni il 3 settembre, che hanno coinvolto le autorità turche e internazionali. Squadre di soccorso provenienti dalla Bulgaria, dalla Polonia e dall’Ungheria sono state le prime ad arrivare sul posto per fornire le prime cure mediche.

Il Corpo nazionale Soccorso alpino e Speleologico (Cnsas) ha inviato una squadra composta da otto tecnici, tra cui un medico e un infermiere, per collaborare nell’assistenza sanitaria e valutare le condizioni della grotta. Un’altra squadra composta da cinque tecnici del Cnsas è partita da Brindisi alla volta della Turchia per fornire ulteriore supporto tecnico e logistico.

Successivamente, un volo dell’Aeronautica militare ha trasportato in Turchia 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde. Sono stati poi elitrasportati da elicotteri del Governo turco fino all’ingresso della grotta, dove è stato allestito il campo base. In totale, 46 operatori del Cnsas, tra cui due medici e due infermieri, sono stati presenti in Turchia. I nostri sanitari hanno raggiunto Dickey il 8 settembre, che già era assistito da medici ungheresi.

Le operazioni di recupero sono iniziate il 9 settembre, quando le condizioni sanitarie di Dickey hanno permesso il suo posizionamento sulla barella e la sua movimentazione. Sono state effettuate diverse soste a diverse profondità per valutare le sue condizioni e somministrare le terapie necessarie. Le squadre di soccorso italiane hanno recuperato la barella da diverse profondità fino all’uscita, dove è stata presa in consegna dalle ultime squadre che l’hanno portata all’esterno fino alla tenda sanitaria installata al campo base.

Le operazioni di soccorso hanno coinvolto oltre 100 soccorritori provenienti da circa 10 Paesi e sono state necessarie 60 ore per il recupero da -1000 metri. Dickey è rimasto in grotta per circa 500 ore. Le operazioni sono state coordinate dall’Afad, l’ente turco di Protezione Civile, con il supporto dell’European Cave Rescue Association. Il Dipartimento di Protezione Civile e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno seguito costantemente le operazioni di soccorso in Italia.

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