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Vertice Nato entra nel vivo, oggi la giornata decisiva

(Adnkronos) –  Giornata decisiva al vertice Nato dell’Aja oggi, con una fitta agenda di incontri ad alto livello. Il programma è iniziato alle 7:45 con la riunione congiunta dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 e dell’Unione europea, alla quale è seguita, dalle 8.30, l’arrivo dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza Atlantica. Alle 10, il segretario generale della Nato e il primo ministro dei Paesi Bassi daranno il benvenuto ufficiale ai partecipanti. 

“Spero che questo sia un giorno storico per il rafforzamento della nostra alleanza. E’ assolutamente necessario condividere maggiormente gli oneri, sia finanziari che militari”, ha detto il primo ministro olandese Dick Schoof, a margine del summit  

“Per quanto riguarda i Paesi Bassi – continua – vogliamo raggiungere l’unità sull’obiettivo del 3,5% e dell’1,5% e nello stesso tempo assicurarci di potenziare la nostra industria della difesa, sullo sfondo di quello che sta accadendo in Europa con la guerra in corso in Ucraina”. Allo stesso tempo “sono orgoglioso del fatto che questo summit della Nato si tenga all’Aja. Anche gli abitanti dell’Aja hanno condiviso un po’ gli oneri” legati al vertice e le forze dell’ordine stanno lavorando per fare del summit “un grande successo”, ha concluso. 

 

La foto di famiglia è prevista per le 10.25, poco prima dell’avvio della sessione plenaria del Consiglio Atlantico, in programma dalle 10.30 alle 13.00. I lavori si apriranno con l’intervento del segretario generale della Nato, seguito dal saluto del premier olandese. 

Nel primo pomeriggio, alle 13.45, è attesa la conferenza stampa di Mark Rutte, mentre alle 15.30 si terrà un incontro ristretto tra i leader di Ucraina, Italia, Francia, Regno Unito, Germania e Polonia, insieme al vertice della Nato, per un focus sulla sicurezza europea e il conflitto in corso con la Russia. 

 

Alla vigilia del vertice, il Re e la Regina dei Paesi Bassi hanno offerto una cena ufficiale in onore dei capi di Stato e di governo dei Paesi membri dell’Alleanza. All’evento, svoltosi nella serata di ieri al Palazzo reale, hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, i rappresentanti dei quattro partner indo-pacifici e i vertici della Ue. 

La premier Giorgia Meloni ha preso parte alla cena, sedendo al tavolo con il Re Willem-Alexander, Rutte, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il presidente della Repubblica Ceca Petr Pavel. Meloni e Trump, seduti l’uno accanto all’altra, hanno avuto un colloquio approfondito, durante il quale è stato possibile affrontare i principali dossier internazionali, con particolare attenzione agli ultimi sviluppi in Medio Oriente. 

 

“Va benissimo” che il presidente degli Usa Donald Trump “abbia pubblicato” il messaggio, ha detto dal canto suo il segretario generale della Nato Rutte, a margine del summit, dopo che Trump ha condiviso via social il messaggio che il politico olandese gli aveva inviato in vista del vertice. 

Quello che il messaggio diceva, ha rivendicato Rutte, “è verissimo. Pensate veramente che i 7-8 Paesi che non erano ancora al 2%” del Pil nelle spese per la difesa “all’inizio dell’anno avrebbero raggiunto il 2%, se Trump non fosse stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America?”. Naturalmente, ha aggiunto, “c’era la minaccia della Russia e della Cina eccetera eccetera, ma pensate davvero che fosse fattibile raggiungere l’impegno del 5% del Pil oggi se Trump non fosse stato eletto presidente?”. Per il segretario generale, infine, “durante la cena di ieri sera il re ha fatto un discorso fantastico e anch’io ho detto qualche parola. E’ stata una grande cena”, conclude. 

L’umore del tycoon ieri sera durante la cena dei capi di Stato e di governo della Nato alla Huis ten Bosch, la residenza dei reali olandesi, “era eccellente”, ha poi assicurato Rutte aggiungendo:. “Il re e la regina hanno dato una cena fantastica. Sono stato così orgoglioso di sedere nella Oranjezaal. Sono uno storico, qui si parla della storia dell’Olanda: il trattato di pace di Muenster, nel 1648 (insieme al trattato di Osnabruck è meglio conosciuto come la pace di Vestfalia, che mise fine alla Guerra dei Trent’anni, ndr)…”, conclude. 

politica

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Fonte Esterna

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