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In prossimità del primo maggio, Giorgia Meloni ha convocato nei giorni scorsi a Palazzo Chigi i sindacati. Motivo dell’incontro è stato quello di mostrare le prossime misure rivolte allo studio dell’esecutivo su salari e occupazione.

E’ previsto infatti, un bonus di 100 euro per i dipendenti e sgravi finalizzati all’assunzione di giovani e donne. Il confronto tra la premier e i sindacati è durato due ore e mezzo, tra tardo pomeriggio e serata.

Oltre al presidente del Consiglio, erano presenti anche Salvini, Fitto, Giorgetti (in video collegamento), Calderone, Urso, il viceministro Maurizio Leo e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le organizzazioni sindacali presenti Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cida, Cisal, Confintesa, Confsal e Usb.

Prima di questa riunione , Meloni e esponenti del governo hanno incontrato una delegazione del Labour7, il formato che raduna le organizzazioni sindacali delle nazioni G7 e dell’Ue. Come di routine, il Labour7 partecipa ai lavori del G7 formulando raccomandazioni ai leader e ai ministri del Lavoro.

Per l’Italia partecipano Cgil, Cisl e Uil che ne organizzano i lavori nell’anno di presidenza italiana, sostenuti dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces), dal Comitato consultivo sindacale dell’Ocse (Tuac) e dalla Confederazione sindacale internazionale (Csu). Nel corso del meeting, le organizzazioni sindacali presenteranno le priorità dell’agenda sindacale in vista del vertice G7 in programma a Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno.

Bonus 100 euro per i dipendenti e sgravi per le assunzioni

Durante l’incontro con i sindacati la Premier Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento, ha riferito: “Domani porteremo in Consiglio dei ministri, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, un decreto legislativo che ci permetterà di erogare, nel mese di gennaio 2025, un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico”.

Inoltre, la Meloni ha ricordato la conferma della riforma delle politiche di coesione precisando che: “la riforma mira ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per la nostra nazione 75 miliardi di euro di cui 43 miliardi di risorse europee”.  Nel dettaglio, circa le disposizioni in materia di lavoro, ha parlato di “misure per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Tali misure prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto alle misure per sostenere il lavoro dipendente sono previste specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno“.

Supporto anche per i lavoratori di aziende in crisi

Oltre le agevolazioni rivolte al sostegno dell’occupazione, previste nel decreto sulle Politiche di coesione, il Presidente del Consiglio aggiunge: “si accompagnano azioni per riqualificare i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro“.

La premier specifica che con questi incentivi il loro obiettivo è quello di andare a sostenere la nascita di nuove imprese nel Mezzogiorno e nel Centro-Nord e quindi di far crescere l’occupazione riducendo di conseguenze il numero di disoccupati e inattivi.