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Alimenti vegetali: una scelta sostenibile per tutti

Un recente studio di ricerca ha evidenziato che la sostituzione di carne e latte con alternative vegetali può avere un impatto significativo sul clima e sulla biodiversità. Secondo lo studio, sostituendo il 50% dei prodotti a base di carne e latte con alternative vegetali entro il 2050, si potrebbe ridurre del 31% le emissioni di gas serra legate all’agricoltura e all’uso del suolo, e fermare la degradazione delle foreste e delle terre naturali.

Inoltre, il ripristino delle terre precedentemente utilizzate per l’allevamento attraverso la riforestazione potrebbe amplificare questi benefici. Secondo lo studio, l’area restaurata potrebbe contribuire fino al 25% delle necessità globali di restauro del suolo entro il 2030.

Lo studio è il primo a esaminare gli impatti globali del consumo di carne e latte vegetali sulla sicurezza alimentare e sull’ambiente, tenendo conto della complessità dei sistemi alimentari. È stato condotto in collaborazione con l’Alleanza di Bioversity e CIAT, l’USAID e ha coinvolto la società Impossible Foods, specializzata nello sviluppo di sostituti vegetali per la carne.

Tuttavia, il cambiamento verso alternative vegetali presenta sfide e implicazioni regionali. Gli impatti possono variare tra le regioni a causa delle differenze nelle dimensioni della popolazione, nelle diete e nella produttività agricola. Ad esempio, i principali impatti sull’uso degli input agricoli si riscontrano in Cina, mentre gli effetti ambientali sono più evidenti in Africa subsahariana e Sud America.

Gli autori dello studio hanno sviluppato scenari di cambiamenti alimentari basati su ricette vegetali che sono equivalenti dal punto di vista nutrizionale ai prodotti animali originali. Inoltre, hanno evidenziato che il pieno beneficio ambientale dei cambiamenti alimentari può essere raggiunto attraverso l’afforestazione attenta alla biodiversità delle terre agricole risparmiate.

È importante sottolineare che il bestiame rappresenta una fonte di reddito e nutrimento per i piccoli agricoltori nei paesi a basso e medio reddito, e ha un ruolo culturale significativo. Pertanto, è necessaria un’azione politica e di gestione rapida per sostenere una transizione del sistema alimentare socialmente giusta e sostenibile, che tenga conto dei rischi ambientali e supporti gli agricoltori e gli attori della filiera del bestiame.

In conclusione, la sostituzione di carne e latte con alternative vegetali può avere un impatto positivo sul clima e sulla biodiversità. È necessario un cambiamento graduale e consapevole per garantire una transizione equa e sostenibile verso un sistema alimentare più verde.

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