Berlusconi: Un Presunto Testamento Colombiano Svela un Possibile Scandalo

Indagato l’imprenditore piemontese Marco Di Nunzio per presunto testamento falso

Un recente sviluppo ha smentito la notizia di un testamento colombiano di Silvio Berlusconi. Secondo quanto riportato da La Verità, il documento in questione si è rivelato essere un falso, e l’imprenditore piemontese Marco Di Nunzio, che aveva diffidato il notaio Roveda, è ora indagato per truffa e ricettazione.

Dopo attente perizie, il documento è stato analizzato e si è scoperto che Di Nunzio aveva inviato il presunto testamento solo cinque giorni dopo la morte di Berlusconi. Inoltre, aveva inviato una diffida al notaio Roveda, richiedendo un risarcimento per i danni relativi al testamento del 21 settembre 2021.

Il testamento in questione presentava la firma del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa, che però ha denunciato l’accaduto. È emerso che il presunto atto era stato creato utilizzando un convertitore da Word a PDF lo scorso giugno. Secondo le indagini, l’autore del falso ha preso spunto da vari testamenti e li ha combinati in un collage.

“Confrontando il testo del documento inviato da Marco Di Nunzio con quello ritrovato online, si è constatato che i due testi sono identici, ad eccezione di alcune piccole sostituzioni e cancellazioni”, ha dichiarato un investigatore.

La scoperta di questo falso testamento ha sollevato molte domande sulla sua autenticità e sul coinvolgimento di Marco Di Nunzio. Le indagini sono ancora in corso per determinare se ci siano altre persone coinvolte in questa truffa.

In conclusione, l’imprenditore piemontese Marco Di Nunzio è attualmente indagato per la presunta creazione e diffusione di un testamento falso di Silvio Berlusconi. Le prove raccolte finora indicano che il documento era un collage di vari testamenti, e le autorità stanno continuando a investigare per scoprire se ci siano altre persone coinvolte in questa truffa.