Home Intrattenimento Enrica Bonaccorti: Il mio rischio di morte per le arterie ostruite

Enrica Bonaccorti: Il mio rischio di morte per le arterie ostruite

Enrica Bonaccorti ha rischiato di morire e, dopo la sua esperienza, invita tutti i suoi fan a prestare attenzione alla propria salute. La conduttrice era scomparsa dai social a metà luglio, ma non per essere in vacanza o per troncare i rapporti con i suoi follower, come spiega in un lungo post su Facebook.

Enrica Bonaccorti ha subito un’operazione a cuore aperto improvvisa e vuole condividere la sua esperienza con tutti i suoi follower, perché non aveva avvertito alcun dolore al cuore. I suoi sintomi erano solo stanchezza e mancanza di respiro, che attribuiva alla depressione e all’età, mentre sua figlia Verdiana le ricordava quanto fosse in forma la sua gatta Milo, che è più grande di lei.

Tutto è cambiato all’inizio di luglio, quando ha iniziato ad avere un prurito terribile in tutto il corpo, che si è manifestato con macchie rosse. Non aveva cambiato la sua alimentazione o i farmaci, non aveva preso il sole, quindi era chiaro che qualcosa non andava. Si è sottoposta a un controllo approfondito da un medico che ha scoperto un calcolo al rene, che non le aveva mai causato dolore. Hanno deciso di intervenire, poiché si trattava di un’operazione banale.

Tuttavia, il giorno successivo i cardiologi le hanno spiegato che c’era qualcosa di sbagliato al cuore e che era necessaria una TAC e una coronarografia. Da queste indagini è emerso che le sue arterie erano completamente ostruite e che avrebbe potuto morire entro un paio di mesi. La situazione era peggiore del previsto. Inizialmente hanno pensato di inserire degli stent, ma non erano sufficienti. Erano necessari 4 bypass, che consistevano nel prelevare vene dalle gambe per creare un percorso alternativo per il flusso sanguigno al cuore. L’operazione a cuore aperto è durata otto ore.

Tuttavia, la conduttrice è consapevole di essere stata molto fortunata e che questa scoperta accidentale le ha salvato la vita. Ha ringraziato il personale del dipartimento di scienze cardiovascolari del Policlinico Gemelli, a cui deve la vita e la qualità della vita che ha vissuto da inizio luglio fino ad ora. È stata circondata da persone meravigliose e la loro umanità nel prendersi cura di lei l’ha aiutata a superare i dolori, le preoccupazioni e gli ostacoli causati dalla fragilità del suo sterno. Si è sempre sentita in mani capaci e affettuose e non sarà mai abbastanza grata al professor Massetti e a ogni singolo infermiere che si è preso cura di lei. Ora i professionisti della riabilitazione la stanno aiutando a tornare da loro. Invita tutti a fare tesoro della sua esperienza e a controllarsi il più possibile, sperando che abbiano la stessa fortuna che ha avuto lei. Non vede l’ora di ritrovarli.

Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it