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Il cast di “Non ci Resta che il Crimine” svela i retroscena della serie

Il cast di "Non ci Resta che il Crimine" svela i retroscena della serie - avvisatore.it

Ironici e amiconi: il cast di “Non ci Resta che il Crimine” racconta la serie tv

La trilogia di film di Max Bruno, “Non ci Resta che il Crimine”, ha ottenuto un grande successo e ora si trasferisce sul piccolo schermo con una nuova serie tv. Dopo averci portato indietro nel tempo fino agli anni ’80, con la Banda della Magliana a Roma, e poi nell’Italia fascista degli anni ’40, la serie Sky Original riprende subito dopo gli eventi dell’ultimo film. Questa volta, i protagonisti si immergeranno negli anni ’70, tra il movimento studentesco di sinistra e la destra eversiva del Golpe Borghese.

Ma perché proprio negli anni ’70? Max Bruno, regista dei film e della serie tv, ha spiegato la sua scelta: “Ho scelto gli anni ’70 perché sono nato nel giugno del 1970, proprio nei giorni in cui l’Italia giocava partite storiche ai mondiali di calcio. La serie nasce dal mio desiderio nostalgico di tornare indietro nel tempo e vedere i miei genitori nei giorni prima del mio parto, vivere quella tensione, la felicità di entrambi, camminare per le strade di Roma e respirare quell’atmosfera”.

Gli anni ’70 non sono solo un periodo di nostalgia, ma anche un periodo politicamente difficile. “Abbiamo esaminato il fallito golpe di Borghese nel 1970, che sarà sviluppato dal terzo episodio”, spiega Bruno. “Un evento che si è rivelato una sorta di farsa e che è stato preso in giro. Abbiamo pensato che fosse una bellissima metafora per raccontare come un passo troppo a destra possa portare alla perdita di libertà”.

Per Gian Marco Tognazzi, è stata un’opportunità per lavorare di nuovo con vecchi amici. “È un set molto ironico. Amo cambiare, mi piace interpretare sempre nuovi ruoli”. Lo stesso sentimento è condiviso da Marco Giallini: “Mi ha fatto piacere tornare su questo set, con questi colleghi”.

Per Giampaolo Morelli, la serie tv di “Non ci Resta che il Crimine” è “un viaggio non solo nel tempo, ma anche dentro di sé e alla ricerca dell’amicizia”.

Tra le nuove aggiunte al cast c’è Maurizio Lastrico, già presente in un’altra serie Sky, “Call My Agent”. Il suo personaggio, Duccio, è “un amante della cultura, un sognatore. Ho anche potuto raccontare la storia di una persona che ha affrontato problemi a causa della sua omosessualità, una situazione che ancora oggi accade. Spero di avergli dato umanità”.

La serie tv di “Non ci Resta che il Crimine” andrà in onda con i primi due episodi il 1° dicembre su Sky Serie.

Articolo originale tratto da Optimagazine.com