Home News Indennità di accompagnamento e ricovero: quando sono compatibili e perché è importante saperlo

Indennità di accompagnamento e ricovero: quando sono compatibili e perché è importante saperlo

Indennità di accompagnamento durante il ricovero ospedaliero: la nuova decisione della Corte di Cassazione

L’indennità di accompagnamento, una prestazione economica destinata ai soggetti invalidi civili totali che non possono svolgere le normali attività quotidiane in autonomia, viene sospesa in caso di ricovero ospedaliero. Tuttavia, esiste un’eccezione a questa regola.

Secondo quanto chiarito dall’INPS, l’indennità di accompagnamento deve essere pagata anche se il beneficiario viene ricoverato in ospedale per più di 29 giorni, a condizione che non venga fornita un’assistenza completa. Questa precisazione è stata resa in seguito a una pronuncia della Corte di Cassazione del 26 ottobre 2022.

La decisione della Corte di Cassazione è stata presa in seguito al caso di una donna affetta da encefalopatia degenerativa, che ha fatto causa all’INPS perché le era stata negata l’indennità di accompagnamento durante un ricovero gratuito in un istituto di cura. La donna ha dimostrato che i servizi forniti dalla struttura non erano sufficienti a soddisfare tutte le sue esigenze e che necessitava di ulteriori cure.

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’indennità di accompagnamento spetta anche durante il periodo di ricovero gratuito in ospedale, a condizione che all’invalido grave non venga garantita tutta l’assistenza necessaria. Questo principio è stato applicato anche in altre situazioni analoghe, come nel caso dei soggetti che si sottopongono a trattamento chemioterapico in regime di day hospital.

Per continuare a ricevere l’indennità di accompagnamento dopo il periodo di ricovero, l’interessato deve inviare una dichiarazione telematica all’INPS, specificando le date di inizio e fine del ricovero e allegando un’attestazione dalla struttura sanitaria che confermi che le prestazioni fornite non sono esaustive per quanto riguarda l’assistenza.

In conclusione, la nuova decisione della Corte di Cassazione garantisce il diritto all’indennità di accompagnamento anche durante il ricovero ospedaliero, a condizione che l’assistenza fornita non sia completa. Gli interessati devono seguire le procedure indicate dall’INPS per continuare a percepire l’indennità dopo il periodo di ricovero.