Home Intrattenimento Leo Gullotta: una vita sul palcoscenico, l’amore per Fabio Grossi e la lotta per i diritti LGBTQ+

Leo Gullotta: una vita sul palcoscenico, l’amore per Fabio Grossi e la lotta per i diritti LGBTQ+

Leo Gullotta: una vita sul palcoscenico, l'amore per Fabio Grossi e la lotta per i diritti LGBTQ+ - ilvaporetto.com

Leo Gullotta: Una Vita Tra Successi e Ingiustizie

L’attore Leo Gullotta, 78 anni, ha recentemente concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui ha ripercorso la sua vita, dall’infanzia a Catania fino ai giorni nostri. Gullotta, attualmente impegnato a teatro con lo spettacolo “In ogni vita la pioggia deve cadere”, ha condiviso il suo pensiero sul percorso compiuto, affermando: “Mi mancano due anni agli 80 e mi reputo un fortunato dalla vita“.

Battaglie e Ingiustizie

Durante l’intervista, Gullotta ha rivelato di aver affrontato diverse ingiustizie nel corso della sua carriera. In particolare, ha raccontato di un episodio avvenuto nel 2012, quando fu escluso dal ruolo di Don Luigi Puglisi in una fiction Rai a causa della sua omosessualità. Riguardo a questo evento, l’attore ha dichiarato: “Mi sono sentito dire: ‘no guarda, tu non lavori con noi perché sei omosessuale’. Quell’episodio mi fece molto male. Durò un pomeriggio, cominciai a protestare, ad alzare il ditino: era sbagliato, volevo che me lo dicesse in faccia chi lo aveva deciso. Ma la mia domanda veniva sempre elusa: la colpa era sempre di qualcun altro. I diritti sono arrivati, ma moltissimo si deve ancora fare, non solo per gli omosessuali“.

La Sua Identità

Gullotta, che è stato uno dei primi personaggi pubblici a non nascondere la propria omosessualità, ha raccontato di aver compreso tardi la sua vera natura, intorno ai 30 anni. Prima di questo momento, ha affermato di aver vissuto una vita eterosessuale. L’attore ha inoltre condiviso ricordi legati alla sua infanzia a Catania, ricordando il momento in cui si avvicinò al teatro per la prima volta: “Fino ai 30 anni ho vissuto una vita eterosessuale. Comprai un biglietto a 500 lire senza sapere per cosa e vidi uno spettacolo meraviglioso, l’Adelchi di Manzoni con Vittorio Gassman. Fu una fascinazione improvvisa e immediata“.

I Momenti Importanti

Durante l’intervista, Gullotta ha anche ripercorso i momenti salienti della sua carriera, soffermandosi in particolare sugli anni d’oro del Bagaglino di Francesco Pingitore, in cui ha realizzato numerose parodie. Riguardo a questa esperienza, ha affermato: “Con quella trasmissione ho avuto il piacere di entrare nelle case degli italiani. E ne sono felice, perché è anche così che si comunica con il pubblico“. Inoltre, l’attore ha condiviso aneddoti legati alla presenza di politici durante gli spettacoli al Bagaglino, sottolineando: “Erano tutti un po’ squallidi, a parte qualcuno. Andreotti era una delle rare eccezioni, era estremamente spiritoso. Anche Oscar Mammì. Il resto era di un livello imbarazzante. Pur di esserci venivano a prendere le torte in faccia“.

Leo Gullotta ha concluso l’intervista con una riflessione sul suo approccio al lavoro, affermando di aver sempre evitato di ricevere regali da politici e personaggi pubblici, poiché il suo unico interesse era quello di svolgere al meglio il proprio lavoro.