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Nuove prove emergono nel caso di Giulia Cecchettin: l’appello disperato del partner

Nuove prove emergono nel caso di Giulia Cecchettin: l'appello disperato del partner - avvisatore.it

Nuovi sviluppi nel caso di Giulia Cecchettin: prove di stalking da parte di Filippo Turetta

Il criminologo Dott. Edoardo Genovese ha rivelato nuovi dettagli sul caso di Giulia Cecchettin, scomparsa tragicamente. Secondo il Dott. Genovese, ci sono prove significative che indicano un persistente atteggiamento di stalking da parte dell’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta. Audio e dichiarazioni provenienti da amici e persone vicine a Giulia testimoniano comportamenti ossessivi da parte di Turetta, aprendo la strada a un’approfondita azione investigativa prima degli eventi di Vigonovo e Fossò.

Il Dott. Genovese ha dichiarato: “Abbiamo raccolto elementi significativi, audio e dichiarazioni tra amici e persone molto vicine a Giulia in cui si evince un perdurante atteggiamento di stalking da parte di Filippo Turetta“.

La situazione si complica ulteriormente con l’ipotesi della sindrome degli atteggiamenti assillanti, che sembra essere aumentata nei confronti di Giulia negli ultimi tempi. Nonostante Giulia avesse già lasciato Turetta per la seconda volta e avesse manifestato l’intenzione di allontanarsi da lui anche come amica, sembra che Turetta non abbia mai accettato la fine della loro relazione e abbia tentato ripetutamente di tornare da lei.

Il team legale della famiglia Cecchettin ha in mano prove concrete, tra cui audio vocali e dichiarazioni, che testimoniano il persistente atteggiamento ossessivo di Turetta. Queste prove saranno messe a disposizione degli inquirenti durante il processo, contribuendo a fare luce sugli atteggiamenti di persecuzione assillante.

Inoltre, i legali della famiglia stanno raccogliendo anche messaggi inviati da Turetta a Giulia, nei quali il giovane avrebbe cercato di allontanarla dalle amiche. Questi messaggi confermano ulteriormente l’ipotesi di un comportamento geloso e possessivo da parte di Turetta.

La testimonianza di Giulia stessa, espressa in un audio inviato alle amiche poco prima della sua scomparsa, aggiunge ulteriori dettagli alla vicenda. Giulia manifestava ansia e paura a causa degli atteggiamenti e dei comportamenti di Turetta. Aveva confessato di voler allontanarsi da lui, ma si sentiva in colpa e preoccupata per il possibile danno che Turetta potesse procurarsi.

Nel frattempo, dopo l’interrogatorio di garanzia di Turetta, nel quale l’accusato ha ammesso di aver tolto la vita a Giulia Cecchettin, il suo avvocato sta definendo la strategia difensiva. Nonostante ciò, non sono state richieste misure cautelari né è stata avanzata un’istanza di perizia psichiatrica. La vicenda continua a suscitare sconcerto e indignazione, mentre la famiglia Cecchettin cerca giustizia per Giulia.