Che sia in mezzo ai fiumi o sui fondali marini, cercare l’oro può essere un hobby affascinante, seppur regolamentato: dove trovarlo.
L’oro, si sà, è il metallo prezioso che ha affascinato diverse generazioni, spingendo ad oggi molti appassionati italiani a cimentarsi nella sua ricerca in luoghi come fondali marini e nei letti dei fiumi. Tuttavia, per quanto possa sembrare una scelta libera, è bene fare una doverosa premessa: questa pratica è regolamentata da leggi precise.
Nel dettaglio, in Italia, la ricerca e l’estrazione dell’oro sono disciplinate dalla legge n. 83 del 5 febbraio 1994 e dal relativo regolamento di attuazione. Chi desidera cimentarsi in questa attività liberamente, deve ottenere specifiche autorizzazioni rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Dipartimento delle Attività Produttive della Regione. Ad ogni modo, di luoghi per cercare oro ce ne sono molteplici, e ad oggi, come accennato in precedenza, questa pratica sembra essere sempre più diffusa tra gli appassionati.
Come trovare oro in Italia: luoghi, ricerca e regolamentazione
In prima battuta, chiunque voglia diventare un cercatore d’oro in Italia deve ottenere un’autorizzazione preventiva dalle autorità locali e verificare attentamente le zone in cui è consentita l’attività. La ricerca solitamente si concentra sui fondali dei fiumi: evitare danni al fondale e non compromettere l’habitat naturale di pesci e altri animali è essenziale. Anche solo venire sorpresi con attrezzatura non idonea o esplosivo e dinamite potrebbe essere alquanto controproducente. Inoltre, è una pratica che andrebbe fatta in gruppo per minimizzare i rischi; senza dimenticare di dichiarare alle autorità l’oro estratto e soggetto ad oneri fiscali (questo in caso di utilizzo a scopi commerciali).
Ma dove trovare l’oro in Italia? In realtà, esistono diverse aree con giacimenti d’oro, come il Monte Rosa, ma l’esplorazione richiede investimenti elevati e potrebbe non garantire grandi profitti. Per chi cerca un’esperienza avventurosa, i fiumi alpini come il Ticino, Elvo, Olba e Orco sono opzioni di tutto rispetto.
Per estrarre l’eventuale pepita d’oro invece, è necessario prendere la rete e sgrossare il fondo raccogliendo sabbia e sassi. Le pepite d’oro, di norma, sono più pesanti e restano nella rete, ma attenzione anche alla polvere d’oro. Per fare ciò, è consigliato utilizzare il canaletto, uno strumento fatto di legno che presenta scanalature apposite per far scivolare via la sabbia. A questo punto non resta che controllare ciò che resta nella rete, può essere pirite, magnetite e oro. Come accorgersi che sia oro vero o meno? E sopratutto, come valutarne il suo valore? Semplice, la prima osservazione è fondamentale, ma solo un esperto potrà accertare la vera natura del minerale.