Home News Pensione anticipata Opzione Donna: tempi di pagamento TFR/TFS allungati

Pensione anticipata Opzione Donna: tempi di pagamento TFR/TFS allungati

Le tempistiche di pagamento del Tfs/Tfr con Opzione Donna

L’arrivo del Trattamento di Fine Servizio (Tfs) o del Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) per le lavoratrici che scelgono l’Opzione Donna è sempre un mistero. I pagamenti, soprattutto nel settore pubblico, tendono ad essere ritardati.

L’Opzione Donna è una misura rivolta alle lavoratrici che consente di andare in pensione a 60 anni senza figli, a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due figli. È necessario aver accumulato almeno 35 anni di contributi e accettare il sistema di calcolo contributivo, anche se si è iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996.

Nel 2024, la misura subirà delle modifiche con l’aumento dell’età minima a 61 anni. Ci saranno anche altre novità, come la possibile “fusione” con l’APE Sociale. Per avere risposte certe, bisognerà attendere la pubblicazione del testo definitivo della Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, al momento, la questione su cui ci soffermiamo riguarda i tempi di attesa per il pagamento del Tfs o del Tfr per le lavoratrici che scelgono l’Opzione Donna.

Le tempistiche di pagamento del Tfs/Tfr con Opzione Donna dipendono dal tipo di contratto (privato o pubblico), dall’importo della liquidazione e dal motivo dell’uscita. Le dipendenti del settore pubblico possono dover aspettare più a lungo perché il Tfs viene corrisposto solo dopo aver raggiunto i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età).

Nel caso di pensionamento anticipato, come nel caso dell’Opzione Donna, bisognerà aspettare 24 mesi più tre mesi. Ciò significa che il Trattamento di Fine Servizio non verrà erogato prima dei 27 mesi.

A seconda dell’importo della liquidazione, si riceverà l’intera somma o solo una parte dopo i 27 mesi. Se la liquidazione è inferiore a 50.000 euro, verrà erogata in un’unica soluzione. Se si trova tra i 50.000 e i 100.000 euro, verrà corrisposta in due rate separate da dodici mesi. Per importi superiori a 100.000 euro, la dilazione sarà di tre anni, con rate annuali di uguale importo.

In caso di ritardo eccessivo, la pensionata può richiedere il pagamento degli interessi all’INPS. Tuttavia, non ci sono ancora novità riguardo a eventuali riduzioni dei tempi di attesa, nonostante la Corte Costituzionale abbia dichiarato che il differimento del pagamento del Tfs non è accettabile.