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Sven-Goran Eriksson: la forza e l’ottimismo di fronte alla malattia

Sven-Goran Eriksson: la forza e l'ottimismo di fronte alla malattia - ilvaporetto.com

Sven-Goran Eriksson: Un Incontro Ottimista nonostante la Malattia

Dopo aver rivelato la sua condizione di salute il 11 gennaio, Sven-Goran Eriksson ha ricevuto la visita del giornalista de “Le Iene”, Nicolò De Devitiis, in Svezia. L’allenatore, che aveva recentemente dichiarato di essere affetto da un tumore pancreatico incurabile, ha ricevuto un videomessaggio da alcuni dei suoi ex giocatori, con i quali aveva vinto lo scudetto nel 1999/2000 con la Lazio. Nonostante la malattia, durante l’incontro si è mostrato sorridente e ottimista, affermando: “Faccio i controlli ogni due settimane, finora va tutto bene. È pancreatico, come quello di Vialli. Ha preso anche fegato e polmoni, non si può operare né curare. Voglio vivere più a lungo possibile ma stare anche bene, la vita è bella.”

La Vita di Sven-Goran Eriksson e il Suo Ottimismo

Sven-Goran Eriksson ha parlato della sua vita e di come sta affrontando la malattia: “Io sono fortunato, ho fatto per tutta la vita un mestiere che amavo, mi sento felice. Guardo 4-5 partite in tv sempre sabato e domenica, mio papà ne vede di più, lui ha quasi 95 anni. Sono credente? Sì e no, spero che ci sia qualcosa nell’aldilà. Questa malattia mi ha insegnato che non bisogna mai dare per scontato che la vita sia sempre in crescendo, devi essere preparato alle sconfitte. Voglio essere ricordato come un uomo perbene.”

Ricordi e Aneddoti: Sven-Goran Eriksson e il Calcio

Durante l’incontro, Nicolò De Devitiis ha portato a Sven-Goran Eriksson gli ingredienti per preparare una carbonara, per trascorrere del tempo insieme e parlare di calcio. L’allenatore ha condiviso alcuni ricordi della sua carriera, affermando: “Ho avuto il piacere di allenare il piede sinistro più forte del mondo, Mihajlovic, e il destro, Beckham. L’Italia mi manca. I miei ex giocatori allenano tutti? Il trucco è creare un gruppo forte. Il calcio è meglio oggi di allora, prima i difensori non avevano tecnica e nemmeno i portieri. Il calciatore più forte che ho visto giocare è Maradona.” Ha poi raccontato un aneddoto su Diego Armando Maradona: “Lui è il più forte che ho visto giocare. Con la Fiorentina l’ho battuto in Coppa Italia: lui venne da me e mi fece i complimenti, mi disse però che la musica in campionato sarebbe stata diversa. E abbiamo perso 5-1.”

Durante l’incontro, Sven-Goran Eriksson ha ricevuto un video messaggio da parte dei suoi ex giocatori della Lazio e dei tifosi, che lo hanno ricordato con immutato affetto. Alla fine del messaggio, l’allenatore, visibilmente emozionato, ha risposto: “Mi scendono le lacrime, è stato un messaggio troppo bello.”

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