“Un’emozionante rappresentazione sulla violenza di genere: Mariella Nava e Daniela Poggi in scena”

Un monologo che racconta il dolore di una madre

Prendendo ispirazione dalla celebre lauda “Il pianto della Madonna” di Jacopone da Todi, l’autrice Stefania Porrino presenta uno spettacolo teatrale intitolato “Figlio, non sei più Giglio”. Questo monologo mette in scena la figura di una donna moderna di nome Maria, interpretata da Daniela Poggi, che vive il dolore di una spada che le ha trafitto il cuore. Tuttavia, a differenza della Madonna, Maria si trova in una situazione inversa: il suo amato figlio non è una vittima innocente della malvagità altrui, ma è lui stesso l’autore di violenza su una donna. Maria, come sua madre, è portatrice di vita e si trova costretta a confrontarsi con la sua impotenza di fronte alla violenza perpetrata dal figlio su un’altra donna.

Una lettera di speranza e perdono

I pensieri, le domande e i sentimenti di Maria vengono presentati al pubblico attraverso una lettera che la madre scrive al figlio. Attraverso questa lettera, Maria cerca di comprendere le possibili cause dell’atto assassino compiuto dal figlio e cerca di trovare una speranza in una sua possibile rigenerazione interiore. Maria desidera ardentemente poter perdonare un figlio che non è più quello dolce e innocente di un tempo.

Un connubio tra prosa e musica

Per amplificare l’impatto emotivo dell’esperienza di Maria, il testo in prosa si intreccia con le musiche di Mariella Nava. Questa combinazione crea un unico flusso di emozioni che coinvolge la mente e il cuore degli spettatori. Le musiche di Nava accompagnano e sottolineano le parole di Maria, creando un’atmosfera intensa e coinvolgente che rende lo spettacolo un’esperienza unica.

Lo spettacolo “Figlio, non sei più Giglio” affronta in modo diretto e toccante il tema del femminicidio, mettendo in luce il dolore e la disperazione di una madre che si trova ad affrontare la violenza perpetrata dal proprio figlio. La performance di Daniela Poggi e le musiche di Mariella Nava rendono lo spettacolo un’esperienza profonda ed emozionante, che invita il pubblico a riflettere sulla complessità delle dinamiche familiari e sulla necessità di combattere la violenza di genere.