Metti una castagna qui: il trucco della nonna che sta spopolando

L’autunno non è solo il profumo delle caldarroste, ma anche il tempo in cui si riscoprono i rimedi della nonna. e ce n’è uno in particolare che sta tornando di moda: tenere una castagna matta in tasca. questo gesto semplice, tramandato da secoli, non è un semplice portafortuna. dietro la buccia lucida si nasconde un’antica credenza popolare: si dice che portarla con sé allontani i malanni di stagione e persino i dolori reumatici.

Castagna matta (ippocastano) e non quella che mangi

il primo e più grande errore è confondere il frutto. la castagna da mangiare (castanea sativa) non ha nulla a che fare con questa tradizione. il vero protagonista è il frutto non commestibile dell’ippocastano (aesculus hippocastanum), chiamato popolarmente castagna matta o castagna d’india.

  • perché è “matta”: è tossica per l’uomo, ma ha una struttura lucida, perfetta e dura che non avvizzisce. è l’amuleto ideale che dura tutto l’inverno.
  • il significato storico: la credenza è nata dall’uso veterinario. i contadini usavano i frutti macinati per curare la tosse e i problemi respiratori dei cavalli (da qui il nome ippo-castano, “castagna del cavallo”). la credenza si è poi trasferita all’uomo: se curava i malanni dei cavalli, poteva tenere lontano il raffreddore dalle persone.

La scienza nascosta dietro l’escina

sebbene non ci sia alcuna prova che il semplice tenere un frutto in tasca possa curare l’influenza, la fitoterapia moderna ha confermato le proprietà dell’albero dell’ippocastano. il principio attivo più importante è l’escina.

  • il vero potere: l’escina è un composto con forti proprietà antinfiammatorie e vasoprotettive. è ampiamente utilizzata in creme e gel (non mangiati, ovviamente) per trattare l’insufficienza venosa (migliora la circolazione, riducendo la pesantezza delle gambe) e la fragilità capillare.
  • la leggenda: queste proprietà spiegano in parte perché le nonne tenevano la castagna matta in tasca, associandola a un senso di benessere contro i dolori reumatici o il mal di schiena causato dalla cattiva circolazione o dal freddo. l’oggetto era legato a un principio attivo realmente efficace.

La nuova moda: portafortuna o antistress?

oggi, la castagna matta non è solo un tentativo di evitare il raffreddore. il suo fascino lucido e la sua superficie liscia l’hanno trasformata in un popolare portafortuna autunnale e in un oggetto antistress.

  • simbolo di abbondanza: il guscio duro rappresenta la protezione dai mali e la ricchezza nascosta. portarla con sé è un richiamo alla prosperità.
  • oggetto anti-ansia: tenere in tasca un oggetto piacevole al tatto e liscio è un modo semplice per distogliere la mente da pensieri ansiosi. toccarla ripetutamente (fidgeting) aiuta molte persone a concentrarsi e a ridurre la tensione nervosa.

quindi, se decidi di provare questo antico trucco, cerca una lucida castagna matta (non commestibile) in un parco. mettila in tasca. male non farà e, nel peggiore dei casi, ti regalerà una superficie liscia su cui sfogare l’ansia.

Foto di Francesco Giuliani

Autore

Francesco Giuliani, blogger ed esperto in intelligenza artificiale