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Multe, se ti arrivano così non hai scampo | Lo Stato ha trovato il metodo giusto per farti pagare sempre

Se hai delle multe da pagare non puoi farla franca. Ti toccherà pagare perché è stato trovato un metodo efficace per indurti a farlo. Ecco le novità del momento. 

Quando si raggiunge la maggiore età il primo desiderio da realizzare è quello di acquistare un’auto. Ragion per cui la persona interessata si iscrive a un corso per poter poi ottenere la patente.

La prima prova consiste nel sottoporre un test con delle domande e solo con uno studio approfondito delle norme del Codice della Strada si può superare. Tuttavia, una volta che sia al volante, può capitare di trasgredire qualche legge.

Secondo quanto riportato su donnamoderna.com le multe non arrivano più solo in forma cartacea tramite posta. In questo modo non hai più scampo. Chi si occupa di queste cose sa come trovarti e non puoi farci nulla.

A dare chiarimenti sull’argomento ci ha pensato Laura Biarella, un avvocato esperto sul tema in questione. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Non potete più evitare le multe. Se lo fate ve ne pentirete

Alla base di tutto c’è un dato fondamentale ovvero essere muniti di indirizzi PEC, ovvero la posta elettronica certificata che ha lo stesso valore legale di una raccomandata con un avviso di ricevimento. I professionisti che appartengono agli albi ne hanno una inserita automaticamente nell’indice nazionale dei domicili digitali. La multa ha la stessa validità di una sanzione che arriva a casa tramite posta. Arrivata a destinazione, l’ente di cui se ne occupa riceve una notifica.

Tuttavia bisogna tener conto di alcuni dettagli. Nel caso di violazione del Codice della Strada, si può non pagare se il verbale non è notificato entro 90 giorni dalla data di accertamento. Inoltre “bisogna essere certi che data è ora in cui è avvenuta l’infrazione siano indicati in modo corretto, che i fatti contestati siano esposti e che sia indicata dalla disposizione di legge violata”.

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PEC (Fonte Corporate+) – Avvisatore.it

Ecco quando contestare una multa

C’è anche un altro elemento da prendere in considerazione e riguarda le PEC di uno studio professionale o di un’azienda. Le multe devono essere inviate non al dipendente, ma all’indirizzo digitale associato appunto a essi se, per esempio, la faccenda riguarda un’auto aziendale.

Non a caso gli indirizzi professionali aziendali sono registrati a parte. Di conseguenza non si può inviare una PEC al singolo individuo su quella condivisa da altre persone e dal titolare perché si violerebbe la privacy. “Se la sanzione personale viaggia sul canale aziendale o professionale, può essere quindi contestata”.