(Adnkronos) – “Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione che si sta verificando sul litorale romano, in particolare a Ostia, dove in piena ondata di caldo estremo numerosi cittadini sono costretti a frequentare le spiagge prive di adeguati servizi igienici pubblici”. A dirlo all’Adnkronos è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che interviene così sulla situazione del litorale romano all’altezza dei ‘Cancelli’ di Ostia che sta suscitando diverse polemiche. Â
“La combinazione tra temperature record, carenza di ombra, insufficiente accesso ad acqua potabile e assenza di servizi igienico-sanitari costituisce una condizione di rischio concreto per la salute collettiva – spiega la Sima – in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione: bambini, anziani, soggetti fragili e persone con patologie croniche”.Â
La Società di Medicina Ambientale coglie poi l’occasione per ribadire quali siano i principali rischi sanitari di questa combinazione: “Colpi di calore e disidratazione, con potenziali complicanze cardiocircolatorie e renali; infezioni urinarie e gastrointestinali, favorite dall’impossibilità di usare servizi igienici in condizioni sicure e igieniche; contaminazione ambientale da deiezioni umane, con conseguente esposizione a patogeni pericolosi, batteri fecali e parassiti; degrado psico-fisico e igiene precaria, con impatti anche sulla salute mentale e il benessere generale”. Sima sottolinea dunque che “l’accesso a servizi igienici sicuri e funzionanti è un diritto fondamentale riconosciuto dalle normative sanitarie nazionali e internazionali. La mancanza di una programmazione minima da parte dell’Amministrazione capitolina, in un periodo dell’anno in cui è noto e prevedibile l’aumento dell’afflusso verso i litorali, rappresenta un fallimento nella tutela della salute pubblica”.Â
La questione, spiegano i medici, “è stata già sollevata dall’Ordine dei Medici, da società scientifiche e da rappresentanti delle opposizioni in Assemblea Capitolina, ma ad oggi permane l’inerzia istituzionale. Sima richiede un intervento immediato del Comune di Roma Capitale per: 1. Ripristinare e rendere operativi in tempi brevissimi i servizi igienici pubblici nei punti strategici delle spiagge urbane. 2. Garantire la presenza di fontanelle d’acqua potabile e aree ombreggiate. 3. Attivare presidi sanitari mobili nelle giornate a rischio climatico elevato, secondo l’indice Heat-Health Watch Warning System del Ministero della Salute”. “Non è accettabile -scandisce la Sima all’Adnkronos- che il diritto alla salute venga compromesso dall’assenza di programmazione di base. L’estate 2025 sarà una delle più calde mai registrate: ignorare l’impatto delle condizioni ambientali sulle persone equivale a una negligenza istituzionale grave. Sima continuerà a monitorare la situazione e si riserva di attivare tutti i canali istituzionali disponibili per richiedere un’azione urgente e risolutiva”.Â
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