Se la tua azienda è in crisi, dal prossimo anno le regole sugli aiuti cambiano davvero

Francesco Giuliani

1 Ottobre 2025

Le novità introdotte dalla legge 113/2025 e come accedere a integrazioni salariali, esoneri e sostegni.

Nel 2025 sono entrate in vigore nuove misure sugli ammortizzatori sociali, pensate per rafforzare la tutela dei lavoratori e accompagnare le imprese colpite da crisi settoriali o territoriali. La legge 113/2025, che ha convertito il decreto 92/2025, introduce strumenti che toccano la CIG, la CIGS, gli esoneri contributivi, i sostegni all’agricoltura e gli interventi per le aziende in difficoltà.

Le novità principali

Tra i cambiamenti più significativi figura l’esonero del contributo addizionale CIGS per le imprese che operano in aree di crisi industriale complessa. Per il 2025 non sarà richiesto alcun versamento, alleggerendo i bilanci aziendali. Le realtà con oltre 1000 dipendenti potranno accedere alla proroga della CIGS fino al 31 dicembre 2027, con possibilità di ridurre l’orario anche del 100%.

È stata introdotta un’integrazione salariale straordinaria della durata massima di sei mesi per aziende in fase di cessione, a condizione che vengano garantite prospettive di riassorbimento occupazionale. Per il comparto moda, è prevista una proroga di 12 settimane del trattamento di integrazione salariale, valida tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2025.

Il settore agricolo beneficia dell’estensione alla Cassa Integrazione Speciale Operai Agricoli (CISOA), applicabile anche ai contratti a tempo determinato, in caso di eventi climatici che impediscono l’attività. Nuovi fondi sono destinati a imprese sequestrate o confiscate, mentre per l’edilizia, il lapideo e l’estrattivo l’accesso alla CIG sarà possibile anche in presenza di eventi atmosferici estremi, come le ondate di calore, tra luglio e dicembre 2025.

Chi può beneficiare e come accedere

Le aziende devono verificare la propria appartenenza a settori e territori ammessi per accedere agli esoneri e alle integrazioni salariali. Le richieste dovranno essere presentate all’INPS, allegando la documentazione prevista e rispettando i requisiti fissati dalla normativa.

I lavoratori coinvolti in riduzioni o sospensioni orarie potranno richiedere le indennità compatibili con la CIG, seguendo le procedure di domanda presso l’istituto. La registrazione dei periodi coperti avverrà tramite i sistemi informativi, che permettono di monitorare i beneficiari e garantire la trasparenza nell’erogazione.

Per i consulenti e le imprese diventa fondamentale aggiornare i flussi dichiarativi e predisporre piani industriali solidi, soprattutto per chi intende chiedere trattamenti straordinari. Le risorse stanziate a livello nazionale coprono il biennio 2025-2026, con particolare attenzione ai settori in crisi e ai percorsi di ricollocamento.

Opportunità e prospettive future

Queste misure segnano un passo importante nel rafforzare la protezione del lavoro in contesti complessi. L’attenzione è rivolta ai comparti più vulnerabili, ma anche a favorire la riconversione aziendale e la tenuta occupazionale. Le imprese hanno la possibilità di alleggerire il carico contributivo e i lavoratori di contare su una rete di sicurezza più estesa.

L’attuazione delle novità richiederà un coordinamento efficace tra aziende, consulenti, patronati e strutture INPS. La guida 2025 rappresenta quindi non solo un documento tecnico, ma uno strumento pratico per orientarsi tra i nuovi sostegni e capire come sfruttarli al meglio.

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Autore

Francesco Giuliani, blogger ed esperto in intelligenza artificiale