Si preannuncia come l’edizione dei Record quella di Pitti Uomo 104 in programma dal 13 al 16 giugno di quest’anno a Firenze. Presentata a Milano qualche giorno fa alla Fondazione Feltrinelli davanti a Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine, e al Presidente dell’ICE Matteo Zoppas che ha descritto l’andamento più che positivo della moda italiana nel mondo che nel 2022 ha messo a segno un export di oltre 80 miliardi di euro, evidenziando una crescita a doppia cifra pari a un +17,7 % sull’anno precedente, questa adrenalinica versione di Pitti Uomo dedicata alle collezioni maschili per la primavera-estate 2024, la prima ad avere luogo sotto l’egida del nuovo presidente Antonio De Matteis, patron di Kiton (presente a Pitti anche con il brand giovane e innovativo di athleisure KNT), propone un menu quanto mai ricco e completo sia per la stampa che per i buyers che si prevede affluiranno più numerosi del solito all’inizio dell’estate in Fortezza da Basso, oltre che in alcune delle destinazioni più suggestive del capoluogo toscano.
Il tema di questa nuova rassegna è il gioco perché è ora di iniettare un po’ di ottimismo nei saloni chiave del Made in Italy. Con il payoff Pitti Game, scelto in collaborazione con Angelo Figus, guru della moda e cultore dei tessuti e dei filati, la rassegna del menswear fra le più seguite al mondo rilancia la carta della creatività ludica e dell’innovazione scommettendo su sé stessa ma soprattutto sui nuovi talenti green, e attirando parallelamente anche parecchi big del lusso. A cominciare da Fendi che proprio in Toscana ha recentemente aperto la sua factory, già assurta fin dalla sua opening, a eccellenza artigianale del bel paese: la storica maison romana oggi controllata da LVMH, che si avvale da alcune stagioni dell’estro dello stilista Kim Jones affiancato sempre per il menswear da Silvia Venturini Fendi, è lo special guest di questa nuova kermesse che concluderà il calendario della manifestazione con una attesa sfilata di grande effetto.
Un appuntamento che si prefigura assai ambizioso, pur se immune da megalomania: pare infatti che negli spazi esterni della Fortezza da Basso che ospiterà gli stand dei più bei nomi della moda uomo italiana ed estera, in tutto 825 di cui il 41% di provenienza estera, sarà allestito il set nientemeno che del Pianeta delle Scimmie. L’idea, sicuramente folle ma quanto mai eccitante e faraonica, è di E.R.L., brand fondato da Eli Russel Linnetz, scanzonato astro nascente del fashion a stelle e strisce, che è l’altro jolly di Pitti Immagine per l’estate 2023. Lo stilista californiano che si è fatto la gavetta nel mondo della celluloide a contatto con miti del cinema del calibro di ? Sarà uno degli hot ticket di questa edizione con uno show in programma per la sera del 15 giugno.
E per chi ha voglia di spaziare al di fuori della location istituzionale del salone, leggi la Fortezza, Rinascente Firenze che è in vena di restyling, prepara l’evento ‘Be Florentine’, un vero kolossal in due giorni, il 13 e il 14, aperto non solo al Pitti People ma anche alla più vasta comunità dei cittadini del capoluogo toscano e dei molti turisti che potranno rifarsi gli occhi con le vetrine decorate in tandem con Slowear, e con una grandiosa galleria di cristallo messa in piedi per l’occasione, il tutto preceduto da un esclusivo gala dinner a Palazzo Vecchio per ospiti molto speciali. Sempre fuori dai bastioni nel cuore di Firenze la boutique di WP Lavori in Corso, che in fiera sarà presente con i suoi brand Baracuta, B.D. Baggies e Filson, ospiterà una retrospettiva su Gianfranco Ferré offrendo una selezione significativa di capi iconici e oggetti inediti provenienti dal WP Archive sotto la curatela degli studenti del Master in Art Management e Curating Art and Fashion di Istituto Marangoni Firenze.
All’interno, invece, della Fortezza il consueto percorso fieristico, scandito dall’articolazione in Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude e Superstyling, prevede alcune curiose sorprese. Come ‘I Go Out’ la sezione della rassegna espressamente dedicata alla vita all’aria aperta e ai marchi più squisitamente outdoor che proporranno un approccio nuovo alla sostenibilità, affrontata nell’ambito della fiera dalla consueta sezione Sustainable Style che quest’anno si arricchisce del contributo di Kering. Il polo del lusso globale ha infatti investito sull’approvvigionamento di fibre sostenibili fin dal 2013 con il suo MIL ossia Material Innovation Lab, messo a disposizione delle nuove leve della eco-moda.
E, sempre in tema di novità, non si può non menzionare Detroitissimi, il momento del salone riservato ai creativi Made in Detroit capitanati dal designer svizzero Sebastiano Tosi fra street-art, moda e design. Un’altra ghiotta novità di Pitti 104 è Chulaap, brand fondato nel 2015 da Chu Suwannapha, designer tahilandese d’origine e sudafricano d’adozione che ha saputo distinguersi nel panorama della moda maschile contemporanea grazie a una miscela travolgente di colori, forme e trame. Non a caso Suwannapha, protagonista di una sorprendente installazione nella Sala delle Nazioni, è stato definito ‘principe delle stampe’. Ma veniamo in medias res per parlare di ciò che vedremo in concreto passeggiando fra gli stand della Fortezza.
Fila si appresta a festeggiare i suoi primi 50 anni di moda con un nuovo, sfizioso allestimento, Roy Roger’s che storicamente è il primo marchio italiano ad aver scommesso sul denim, punterà sul ‘vintage del futuro’ spezzando una lancia per la rilettura delle icone del workwear realizzata anche attraverso una collaborazione con lo store multibrand Dave’s NY, mentre Baracuta, sinonimo di sportswear edgy e lussuoso dal pedigree tutto britannico, stupirà i visitatori con le tinte squillanti dei suoi eleganti capi in suede e in nuovissimi tessuti peso piuma per autentiche emozioni tattili. Filson, il brand authentic americano preferito da marinai, ingegneri ed esploratori, dal canto suo opterà per la solidità e il comfort impagabile della sua giacca cerata Tin Cloth totalmente idrorepellente con fodera anch’essa impermeabile: il capo sportivo più apprezzato da chi ama i tour nelle foreste.
Carlo Pignatelli, re del bridalwear al maschile più dandy, attira i giovani latin lover più sensuali e decadenti con i suoi smoking scarlatti da indossare sulla pelle nuda. Chi invece ama la libertà dell’estate potrà imbattersi nei costumi da bagno di Arena che per i suoi primi 50 anni si lascia tentare dalla lana merino in una collaborazione creativa che sarà molto gradita ai gentlemen urbani più evoluti.
Gioca la carta della sperimentazione anche il marchio Made in Italy Svevo che porterà nel suo stand una polo hi-tech intessuta con un filo in carbonio che, unito al cotone, la rende la traspirante con proprietà di termoregolazione, poiché accelera il processo di evaporazione del sudore. E ancora riserveranno sorprese certamente allettanti anche gli stand di People of Shibuya, di Antony Morato che vede l’estate in tecnicolor sempre in viaggio verso mete glamour e seducenti, e di Cruciani che punta sulla qualità superiore dei suoi nobili filati nel segno di un leisurewear sofisticatissimo per veri connoisseurs. A Pitti 104 quindi si giocherà d’anticipo con le più belle collezioni uomo per l’estate 2024. Stay tuned.
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